Percentuali di Pensione di Reversibilità in base al grado di parentela - melodicamente.com
Con la fine dell’ anno, arrivano importanti aggiornamenti per la pensione di reversibilità, dedicata ai familiari di un pensionato deceduto.
Come di consueto, sono stati rivisti i limiti di reddito che determinano le soglie entro cui è possibile beneficiare del trattamento senza subire decurtazioni. La normativa vigente, che affonda le sue radici nella Riforma Dini (Legge 8 agosto 1995, n. 335), conferma l’importanza della situazione economica del superstite nel calcolo dell’importo spettante. Vediamo nel dettaglio le novità e le regole fondamentali per il 2025.
La quota di pensione di reversibilità riconosciuta varia in relazione al legame familiare con il defunto. Per il 2025 restano confermate le percentuali già vigenti negli anni precedenti:
- Il coniuge superstite ha diritto al 60% della pensione percepita in vita dal titolare.
- Al figlio unico superstite (minore, studente o inabile) spetta il 70%.
- In assenza del coniuge, se ci sono due figli o nipoti superstiti, a ciascuno spetta complessivamente l’80%.
- Per tre o più figli o nipoti superstiti, sempre in assenza del coniuge, il diritto sale al 100% della pensione originaria.
Un aspetto meno frequente riguarda l’eventuale diritto dei fratelli e sorelle del pensionato, che possono accedere alla reversibilità solo laddove non esistano coniuge, figli o genitori e sempre se soddisfano condizioni rigorose: devono essere celibi o nubili, inabili al lavoro al momento della morte, non titolari di pensione diretta e a carico del defunto. La quota spettante aumenta proporzionalmente al numero di fratelli o sorelle superstiti, da un minimo del 15% per uno a un massimo del 100% se sono sette o più. Tuttavia, la possibilità che venga riconosciuto il 100% a fratelli e sorelle rimane estremamente rara.
Limiti reddituali e decurtazioni per la pensione di reversibilità 2025
Ogni anno, i limiti di reddito personale entro cui è possibile percepire l’intera pensione di reversibilità senza tagli vengono aggiornati, tenendo conto dell’inflazione e della rivalutazione del trattamento minimo. Nel 2024, la rivalutazione è stata del 5,4%, portando il trattamento minimo a 598,61 euro.
Per il 2025, i nuovi limiti reddituali sono stati fissati come segue:
- Nessuna decurtazione per redditi fino a 23.579,22 euro annui;
- Riduzione del 25% della pensione per redditi compresi tra 23.579,22 e 31.438,96 euro;
- Riduzione del 40% per redditi compresi tra 31.438,96 euro e 39.298,70 euro;
- Riduzione del 50% per redditi superiori a 39.298,70 euro.
Questi scaglioni rappresentano un elemento cruciale per i superstiti che vogliono mantenere l’intero importo della pensione di reversibilità, in particolare considerando che molti beneficiari possono avere fonti di reddito aggiuntive.

Negli ultimi anni, la Corte Costituzionale è intervenuta più volte per ampliare la tutela solidaristica offerta dalla pensione di reversibilità. Due sentenze particolarmente significative sono:
- La sentenza n. 88 del 2022, che ha dichiarato incostituzionale la parte dell’articolo 38 del D.P.R. 818/1957 che escludeva i nipoti maggiorenni orfani, riconosciuti inabili al lavoro e a carico del pensionato defunto, dal novero dei beneficiari diretti della pensione di reversibilità. Questa estensione è stata recepita anche dalla circolare INPS n. 64/2024, che ha aggiornato le modalità di riconoscimento.
- La sentenza n. 162/2022, che ha stabilito che la pensione di reversibilità non può essere decurtata in misura superiore all’ammontare complessivo dei redditi aggiuntivi del beneficiario, evitando così tagli sproporzionati in caso di cumulo di entrate.
Questi provvedimenti testimoniano un progressivo adeguamento del sistema pensionistico alle esigenze di equità e tutela dei superstiti più vulnerabili.
Come richiedere la pensione di reversibilità e servizi INPS
L’INPS ha reso disponibili numerosi strumenti per facilitare la domanda e la gestione della pensione di reversibilità. Tra le novità più recenti si segnala l’introduzione di servizi digitali avanzati attraverso il portale MyINPS, che consente di presentare la domanda online, seguire lo stato della pratica e comunicare documenti in modo semplice e veloce.
Inoltre, l’istituto ha implementato un servizio di assistenza multicanale, con Contact Center attivo dal lunedì al sabato, e ha avviato un progetto sperimentale di videochiamate per fornire supporto diretto a chi ne ha bisogno.
Il quadro normativo e operativo attuale dimostra l’impegno delle istituzioni nel rendere più accessibile e trasparente il sistema di previdenza sociale, soprattutto per i familiari superstiti che si trovano ad affrontare momenti di difficoltà economica e personale.
