Quando butti l’indifferenziato non immagini cosa succede dopo: tutta la verità melodicamente.com-
Dove va a finire davvero la spazzatura? Tutti i miti da sfatare: quello che c’è da sapere al riguardo.
Spesso si pensa, erroneamente, che i rifiuti gettati nei cassonetti finiscano in discarica o, peggio ancora, nei mari e negli oceani. In realtà, il percorso dei rifiuti è molto più articolato di quanto si possa credere e la discarica è soltanto l’ultimo anello della catena di smaltimento.
Una ricerca molto interessante, condotta dall’organizzazione no-profit di Ocean cleanup, ha tracciato la provenienza dei rifiuti presenti nelle cosiddette “isole di plastica” in mare, smentendo l’idea comune secondo la quale la spazzatura provenga dalle grandi città.
Quando butti l’indifferenziato non immagini cosa succede dopo: tutta la verità
È emerso, infatti, che gran parte dei rifiuti deriva da oggetti di pesca abbandonati in acqua. Si tratta di reti, boe, taniche e altre galleggianti che costituiscono più della metà del totale. Quindi, contrariamente a quanto si crede, la principale fonte di inquinamento nei mari non è la spazzatura urbana, bensì gli attrezzi da pesca lasciati in mare.

In Italia, lo smaltimento dei rifiuti urbani è regolato dal D.Lgs. 36/2003 che sancisce che prima di arrivare in discarica, i rifiuti devono essere sottoposti a un pre-ritrattamento. Si tratta di un passaggio necessario per preparare il materiale per il trattamento successivo e per massimizzare il recupero di materiali, riducendo l’impatto ambientale.
Il pre-trattamento può avvenire in due modalità differenti. Alcuni rifiuti vengono separati meccanicamente, ad esempio i sacchetti vengono aperti e il contenuto ridotto di dimensione tramite noti macchinari. Successivamente, attraverso speciali vagli e sistemi rotanti, vengono separati le componenti secche dall’organico, consentendo di recuperare materiali come la plastica e la carta.
Altri rifiuti possono essere destinati a trattamenti fisici, come l’incenerimento controllato per il recupero di energia o a trattamenti biologici, come scompostaggio aerobico. Solo i rifiuti che non possono essere riutilizzati arrivano direttamente in discarica.
Grazie al pre-trattamento e alla raccolta differenziata, negli ultimi anni la quota di rifiuti conferiti sotto terra è diminuita. Secondo i risultati di recenti ricerche, si è registrato una riduzione del 7,9% rispetto agli anni precedenti. Nonostante la diminuzione della quantità di rifiuti in discarica, gli effetti ambientali restano rilevanti.
Il materiale organico in decomposizione, infatti, produce percolato, un liquido contaminante, compromettendo potenzialmente la salute pubblica e causando incendi o esplosioni nei siti di smaltimento. Da questi dati emerge che riciclare i rifiuti è fondamentale. Separare la carta la, la classica, il vetro, l’organico non solo riduce la quantità di rifiuti in discarica, bensì anche di recuperare materiali preziosi e diminuire l’impatto ambientale.
