Invalidità civile e Legge 104: cosa prevede la normativa - www.melodicamente.com
L’invalidità civile rappresenta un diritto tutelato dalla Legge 104/1992, normativa fondamentale che regola l’assistenza per i disabili.
L’INPS è l’ente principale deputato all’erogazione di contributi, bonus e agevolazioni economiche a favore degli invalidi civili, sia minorenni che maggiorenni. In questo articolo approfondiamo tutte le prestazioni e i benefici previsti, con un aggiornamento normativo e operativo importante per il 2025.
La Legge 104/1992 è la legge quadro che tutela le persone con disabilità, definendo i princìpi di assistenza e integrazione sociale. Essa stabilisce criteri di riconoscimento dell’invalidità civile e dello stato di handicap, nonché le modalità di accertamento, che dal 1° gennaio 2025 sono state integrate in un unico procedimento gestito direttamente dall’INPS attraverso una valutazione bio-psico-sociale.
L’istituto dell’invalidità civile prevede un contributo mensile proporzionale alla percentuale di invalidità accertata, oltre a una serie di bonus e agevolazioni economiche, non necessariamente legati alla capacità lavorativa. Infatti, la perdita della capacità lavorativa non coincide automaticamente con l’invalidità, soprattutto nei casi di minori con disabilità, per i quali si adottano criteri specifici.
Per i minorenni disabili, ad esempio, è prevista l’invalidità di frequenza, erogata dall’INPS per un importo equivalente alla pensione d’invalidità e per una durata di 9 mesi, coincidente con l’anno scolastico, ma prorogabile se il minore frequenta centri estivi. Questa prestazione è soggetta a revisione ogni tre anni e può essere confermata fino a tre volte.
Per i maggiorenni, invece, l’invalidità civile viene accertata da una commissione medica dell’INPS che valuta il grado di disabilità e l’eventuale incapacità lavorativa. Il riconoscimento di una invalidità pari o superiore al 67% apre la possibilità di richiedere l’assegno ordinario di invalidità, a condizione che il richiedente abbia almeno 5 anni di contributi, con almeno 3 versati negli ultimi 5 anni.
Bonus e prestazioni economiche per invalidi civili
Oltre alla pensione, esistono diversi bonus e assegni legati alla gravità dell’invalidità:
- Assegno per l’assistenza personale continuativa, previsto per invalidità superiori al 74%, con un importo che supera i 300 euro mensili.
- Maggiorazioni sociali e incrementi al milione, riconosciuti in caso di invalidità grave o totale al 100%, a condizione che il reddito personale non superi la soglia di 19.772,50 euro annui.
- L’indennità di accompagnamento, che nel 2025 ammonta a circa 545 euro mensili, è destinata agli invalidi al 100% con gravi difficoltà motorie che impediscono lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Questa prestazione è erogata senza limiti di reddito, ma richiede il superamento di una rigorosa valutazione medico-legale.
L’iter per ottenere queste prestazioni è complesso e prevede l’esame da parte di commissioni medico-legali dell’INPS, che adottano criteri selettivi per garantire la corretta attribuzione dei benefici secondo quanto stabilito dalla Legge 104 e dagli aggiornamenti normativi.

La Legge 104 non si limita a riconoscere contributi economici, ma prevede anche importanti agevolazioni lavorative e fiscali sia per le persone con disabilità che per i loro caregiver:
- I lavoratori con handicap grave (art. 3, comma 3 della Legge 104) hanno diritto a tre giorni di permesso mensile retribuito, non sostituibili con ferie né monetizzabili.
- I familiari che assistono persone con disabilità grave possono usufruire degli stessi permessi mensili, purché il disabile sia parente o affine entro il terzo grado.
- Il datore di lavoro deve garantire priorità nell’accesso al lavoro agile per chi usufruisce di tali permessi.
- Per i genitori di figli disabili, la legge prevede prolungamenti dell’astensione facoltativa per i minori di 3 anni e permessi mensili per figli fino ai 18 anni.
Dal punto di vista fiscale, i soggetti con handicap riconosciuto godono di agevolazioni come:
- Detrazione del 19% per l’acquisto di beni specifici per disabili.
- Applicazione dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di protesi, sussidi e strumenti tecnologici.
- Esenzione dal bollo auto e dalla tassa di concessione governativa sulla telefonia mobile.
- Agevolazioni per l’acquisto e la trasformazione di veicoli per il trasporto delle persone con disabilità.
È importante sottolineare che la giurisprudenza italiana, con recenti pronunce della Corte di Cassazione del 2025, ha chiarito che i permessi lavorativi per assistenza non sono vincolati alla presenza continua presso il familiare disabile. Tali permessi possono essere utilizzati anche per attività indirette come gestione di pratiche burocratiche o assistenza in orari serali e notturni, purché l’assistenza sia reale e certificata.
