Il vicolo più stretto d’Italia: caratteristiche e storia(www.melodicamente.com)
Nel cuore dell’Umbria, tra le pieghe verdeggianti di colline e montagne, si cela un borgo che sembra sfidare il tempo.
Questo piccolo comune, situato a 978 metri sul livello del mare, è un autentico scrigno di storia, natura e tradizioni, un luogo dove passato e presente si intrecciano in un’atmosfera senza tempo. Con i suoi 539 abitanti, Monteleone di Spoleto è uno dei borghi più alti e suggestivi della regione, e una meta imperdibile per chi desidera immergersi in un mondo di quiete, panorami mozzafiato e testimonianze storiche profonde.
Monteleone di Spoleto, inserito nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia, sorge nella provincia di Perugia, circondato da un paesaggio naturale incontaminato che abbraccia la valle del fiume Corno. Le sue origini affondano in epoche antichissime, come testimoniano i ritrovamenti archeologici di necropoli protovillanoviane ed etrusche nelle sue vicinanze. Tra i reperti più celebri spicca il noto Carro etrusco di Monteleone, un capolavoro risalente al VI secolo a.C., realizzato in legno e decorato con lamine di bronzo dorato che raffigurano scene della vita dell’eroe greco Achille. Sebbene il prezioso manufatto sia attualmente custodito al Metropolitan Museum di New York, Monteleone conserva una replica che permette di ammirare da vicino questa straordinaria testimonianza della civiltà etrusca.
Un altro elemento di rilievo è la presenza di fossili di ammoniti, come il raro esemplare denominato Rarenodia, rinvenuto sul Monte dell’Eremita, a pochi chilometri dal borgo. Questi fossili raccontano un’epoca remota in cui il paesaggio della zona era dominato dal mare, offrendo uno spaccato geologico di grande interesse scientifico.
Nel corso dei secoli, Monteleone di Spoleto ha vissuto numerosi eventi storici: dalla dominazione romana con la fondazione dell’antica Brufa, alla costruzione del castello medievale che ha subito varie distruzioni e ricostruzioni, fino all’epoca moderna, quando il borgo ottenne autonomia da Spoleto e divenne possedimento papale nel XVI secolo. Il terremoto del 1703 segnò una svolta drammatica, causando danni ingenti e modificando il corso delle acque del fiume Corno, con conseguenze economiche e demografiche che si protrassero per decenni.
Cosa vedere a Monteleone di Spoleto: arte, architettura e spiritualità
Passeggiando tra le strette vie di questo borgo medievale si respira un’atmosfera autentica e rilassante, accompagnata dalla vista delle tre cinte murarie che un tempo difendevano la comunità. Tra i monumenti più significativi spiccano la Chiesa di San Francesco, risalente al XIV secolo, con il suo chiostro oggi adibito a museo lapidario, la Torre dell’Orologio che fungeva da porta di accesso al centro storico, e il Monastero di Santa Caterina, con la sua particolare forma a uovo, che custodisce ancora un fascino tutto particolare.
Il borgo è punteggiato da numerose altre chiese e oratori, come la parrocchiale di San Nicola, dedicata al patrono del paese, e la chiesa di Sant’Antonio Abate, annessa al convento di San Francesco. Fuori dalle mura si trovano anche le chiese di Madonna della Quercia e Madonna delle Grazie, luoghi di devozione ancora vivi nella tradizione locale.
Monteleone di Spoleto non è solo un museo a cielo aperto, ma un centro vivo di cultura e folklore. Ogni anno il 9 dicembre si celebra la Festa della Venuta, con l’accensione del tradizionale “Focone”, un falò che arde per giorni tra canti sacri e momenti di condivisione, richiamando l’intera comunità e i visitatori in un’atmosfera di intensa spiritualità.

Il territorio di Monteleone di Spoleto è un punto di riferimento per gli studi sulla civiltà etrusca, uno dei popoli più affascinanti dell’Italia antica. Gli Etruschi, o Rasenna come si chiamavano in lingua propria, dominarono l’area umbra e toscana tra il IX e il I secolo a.C., lasciando un’impronta indelebile nella storia e nella cultura italica. La loro origine autoctona è oggi confermata da numerose ricerche archeogenetiche e linguistiche, che attestano come la loro civiltà si sia evoluta localmente, arricchendosi di influenze orientali e greche attraverso i commerci nel Mediterraneo.
Tra le scoperte più importanti legate agli Etruschi nella zona di Monteleone vi è la necropoli di Colle del Capitano, che ha restituito la tomba di un principe locale con un ricco corredo funerario, tra cui spicca la già citata biga etrusca. Questo reperto non è solo un simbolo di grande valore artistico, ma testimonia anche la complessità sociale e culturale di un popolo che ha influenzato profondamente la nascita della civiltà romana.
Il borgo di Monteleone di Spoleto, con il suo paesaggio unico e la sua storia millenaria, rappresenta dunque un luogo privilegiato per chi desidera esplorare le radici più autentiche della storia umbra e italiana, immergendosi in un contesto naturale e culturale di rara suggestione.
