Analisi delle sostanze nocive nei bastoncini di pesce(www.melodicamente.com)
I bastoncini di pesce rimangono un alimento molto apprezzato, ma una recente indagine solleva importanti dubbi sulla loro salubrità.
L’analisi, aggiornata a maggio 2025, ha coinvolto 19 marchi di bastoncini di pesce surgelati, molti dei quali sono presenti anche sul mercato italiano. I risultati mettono in luce la presenza di sostanze potenzialmente pericolose e criticità ambientali nella filiera produttiva, con solo tre marchi che hanno superato positivamente i test.
La principale preoccupazione emersa riguarda la presenza di acidi grassi 3-MCPD e esteri glicidilici degli acidi grassi all’interno dei prodotti esaminati. Questi composti sono riconosciuti dalla comunità scientifica come potenzialmente cancerogeni, e secondo Öko-Test, nonostante le promesse dei produttori di ridurne l’incidenza, i livelli rilevati non hanno mostrato miglioramenti significativi nel tempo.
Gli esperti sottolineano inoltre che esiste una dose giornaliera massima considerata sicura per l’assunzione di 3-MCPD. Tuttavia, la quantità presente in alcuni bastoncini è tale che un bambino consumando solo cinque pezzi assumerebbe già metà della dose consentita giornaliera, esponendosi così a rischi sanitari non trascurabili.
Problemi di sostenibilità e trasparenza nella filiera del pesce
Oltre agli aspetti legati alla salute, Öko-Test evidenzia come le modalità di pesca utilizzate per ottenere la materia prima non siano sempre sostenibili. La mancanza di trasparenza da parte delle aziende su questo tema rende difficile per i consumatori conoscere l’impatto ambientale reale dei prodotti che acquistano.
La sostenibilità è diventata un fattore sempre più determinante nelle scelte alimentari, e la scarsità di informazioni affidabili e certificate sulle pratiche di pesca utilizzate rappresenta un limite significativo per chi desidera optare per prodotti rispettosi dell’ambiente.

L’indagine ha però evidenziato che non tutti i prodotti sono da evitare. Solo tre marchi hanno ottenuto una valutazione positiva, definita “buona” da Öko-Test: Frosta, Iglo (la versione tedesca della Findus) e Ocean Sea, marchio distribuito nei supermercati Lidl. Questi brand hanno dimostrato di contenere livelli inferiori di sostanze nocive e di adottare pratiche di produzione più trasparenti.
In particolare, il gruppo Frosta – azienda tedesca con sede a Bremerhaven e attiva dal 1905 – si distingue per il suo impegno nel garantire prodotti 100% naturali, privi di additivi chimici come coloranti, aromi artificiali, esaltatori di sapidità, emulsionanti e stabilizzanti. Dal 2003 applica rigorosamente la cosiddetta “Original Frosta Reinheitsgebot”, una norma interna di purezza che limita l’uso di ingredienti artificiali.
Frosta ha inoltre investito in un modello produttivo che punta alla qualità delle materie prime e alla sostenibilità ambientale, pur mantenendo una rete distributiva ampia che copre diversi paesi europei, compresa l’Italia. Nel 2023 il fatturato dell’azienda ha superato i 639 milioni di euro, confermando la solidità del suo posizionamento sul mercato.
Il marchio Bofrost, invece, ha ottenuto una valutazione solo “soddisfacente”, mentre gli altri prodotti analizzati, spesso non disponibili in Italia, sono risultati di qualità scadente e con livelli di contaminanti oltre i limiti consigliati per la salute.
L’importanza di una scelta consapevole nel carrello della spesa
L’indagine di Öko-Test ribadisce un monito importante per i consumatori: i bastoncini di pesce, sebbene pratici e apprezzati, non sono tutti uguali. Scegliere prodotti certificati e trasparenti è fondamentale per ridurre l’esposizione a sostanze potenzialmente dannose e per sostenere pratiche di pesca responsabili.
In un contesto di crescente attenzione verso alimenti salutari e sostenibili, la preferenza per marchi come Frosta, Iglo e Ocean Sea può rappresentare una scelta più sicura e consapevole. Gli esperti invitano inoltre a privilegiare cibi freschi o preparati in casa, alternative generalmente più salutari rispetto agli alimenti industriali surgelati.
L’aggiornamento dei test e la diffusione di informazioni trasparenti sono strumenti essenziali per orientare i consumatori verso un’alimentazione più sana e rispettosa dell’ambiente. Nel frattempo, è consigliabile controllare attentamente le etichette e preferire prodotti che dichiarano chiaramente la provenienza del pesce e le modalità di pesca adottate.
