Come raggiugere la Scala del Paradiso(www.melodicamente.com)
Tra le meraviglie della Lombardia, c’é un luogo che rappresenta una tappa imperdibile per gli appassionati di trekking e di storia.
Situata al confine tra Italia e Svizzera, questa suggestiva scalinata, un tempo utilizzata dai contrabbandieri per evitare i controlli doganali, offre oggi un’esperienza unica tra natura, panorami mozzafiato e testimonianze storiche.
La Scala del Paradiso si trova nei pressi della città di Como, facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Per chi parte da Milano o dagli aeroporti lombardi, i servizi navetta di Flibco rappresentano una soluzione comoda e affidabile per spostarsi verso Como, grazie a collegamenti diretti con i principali nodi ferroviari e aeroportuali.
Una volta giunti a Como, il punto di partenza dell’escursione è il parcheggio di via Stefano Franscini, situato a pochi passi dalla stazione di Como-Reina. È importante impostare correttamente la destinazione sul navigatore, poiché esiste un’altra via con lo stesso nome nella vicina Chiasso, in Svizzera. Il parcheggio è facilmente individuabile e posizionato a ridosso della ferrovia.
L’escursionista dovrà quindi indossare scarponi da trekking robusti e portare con sé acqua, bastoncini da cammino (consigliati per i tratti più ripidi), uno zaino leggero e un cambio di indumenti, dato che il microclima nella zona può regalare piacevoli sensazioni di frescura anche fuori stagione.
Il percorso tra natura, storia e panorami sul Lago di Como
Il sentiero iniziale si trova a circa 200 metri dal parcheggio, segnalato da un cartello con indicazioni naturalistiche. Si entra subito in un fitto bosco che offre riparo dal sole estivo, ideale per una camminata rigenerante anche nelle giornate più calde. La scalinata risale il pendio con pendenze impegnative che raggiungono il 40% in alcuni tratti, motivo per cui è necessario procedere con calma e risparmiare energie. Lungo il percorso, un corrimano metallico aiuta a mantenere l’equilibrio, soprattutto nella discesa.
Un dettaglio affascinante è la rete metallica posizionata a destra della scalinata, che segna il confine con la Svizzera, richiamando le antiche rotte di contrabbando percorse dagli “Spalloni”, i corrieri che trasportavano merci proibite attraverso questo territorio fino al secondo dopoguerra.
Arrivati alla sommità della scalinata, si apre un bivio che dà inizio a un percorso ad anello di circa 4,8 km. Seguendo il giro in senso orario, dopo una breve passeggiata si raggiunge un caratteristico ponte tibetano in legno, tra i pochi presenti nel territorio italiano, che consente di attraversare un canale all’interno del parco.

Il sentiero prosegue con un’alternanza di tratti pianeggianti e salite dolci fino a raggiungere il Pin Umbrela, una terrazza panoramica dotata di un’asta con il Tricolore, da cui si gode una vista spettacolare sul ramo occidentale del Lago di Como e sulla vallata sottostante. Questo punto è particolarmente apprezzato per scattare fotografie suggestive e momenti di relax.
Un altro sito di grande interesse è il Fortino del Monte Sasso, noto anche come Fortino di Cavallasca, una postazione militare risalente alla Grande Guerra. La struttura, immersa nella vegetazione, custodisce camminamenti, trincee, postazioni per armi leggere e di artiglieria, gallerie e ricoveri, solo in parte visitabili, che testimoniano l’importanza strategica del luogo durante il conflitto. Per gli appassionati di storia militare e architettura bellica, questa tappa è imperdibile.
Il ritorno avviene percorrendo in discesa la strada che ripercorre la via dei contrabbandieri, con attenzione agli scalini spesso scivolosi a causa dell’umidità e della copertura fogliare. L’escursione, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, richiede una buona forma fisica, soprattutto per affrontare il dislivello iniziale.
