Soundcloud nega di aver ridotto la qualità del suono degli streaming

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SoundCloud, il sito fondato nel 2007 che permette ai musicisti di collaborare, promuovere e distribuire la loro musica in streaming, ha recentemente cambiato il suo formato audio streaming da 128kbps MP3 a 64kbps Opus. Nonostante Opus sia un formato audio di file di qualità più elevata e dovrebbe suonare meglio anche con un bitrate più basso, gli utenti hanno notato un calo significativo della qualità sia sulla versione web sia sull’applicazione mobile SoundCloud Go e si sono lamentati su Twitter.

La società si è difesa dicendo che non c’era questa differenza e un utente ha creato una estensione di Chrome per mostrare la differenza tra il suono a 64kbps Opus e quello del vecchio formato 128kbps MP3: “Soundcloud ha recentemente cambiato il loro formato di streaming da 128kbps MP3 a 64kbps Opus. Questo ha drasticamente ridotto la qualità dell’audio e può portare a suoni stranamente artefatti.”

Soundcloud ha commentato in risposta alle critiche: “Apprezziamo sempre le critiche dei nostri utenti, ma questi rapporti sono imprecisi, SoundCloud non ha modificato il suo approccio alla qualità audio. Utilizziamo il codec Opus (tra gli altri) dal 2016 e testiamo regolarmente diverse combinazioni di codifica e streaming per offrire agli ascoltatori un’esperienza di qualità su qualsiasi dispositivo. Inoltre, archiviamo tutti i contenuti musicali direttamente dai loro creatori con il livello di qualità originariamente caricato, in modo da poterci adattare continuamente ai progressi della codifica e della riproduzione”.

Il futuro della piattaforma di streaming musicale online era stato messo in dubbio lo scorso anno quando Soundcloud aveva dovuto ridurre del 40% il numero dei suoi dipendenti e chiudere due uffici. Si era vociferato che grandi pezzi della compagnia erano comunque pronti per essere venduti e per far sì che SoundCloud potesse essere ancora operativa e recentemente Holly Lim, la direttrice finanziaria di Soundcloud, ha lasciato il proprio incarico per spostarsi, mantenendo lo stesso ruolo, a TuneIn, aggregatore di radio online per smartphone. Questa è una polemica di cui il popolare sito di streaming online avrebbe fatto, molto probabilmente, volentieri a meno.

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