Termosifoni accesi tutto il giorno, quanto ti costano in bolletta - melodicamente.com
Tenere i termosifoni accesi tutto il giorno può far salire la bolletta: ecco quanto costa davvero il riscaldamento continuo.
Tenere i termosifoni accesi per molte ore consecutive incide in modo diretto sui consumi di energia, soprattutto se si tratta di impianti tradizionali alimentati a gas metano, la fonte più diffusa negli edifici residenziali italiani. Il costo finale dipende da numerosi fattori, tra cui la potenza dell’impianto, la temperatura impostata, il grado di isolamento termico dell’abitazione e le tariffe applicate dal fornitore energetico.
Secondo i dati aggiornati al 2025, il prezzo medio del gas naturale in Italia si è stabilizzato intorno ai 90 centesimi al metro cubo, mentre l’energia elettrica si attesta intorno a 0,25 euro per kWh, valori che influiscono direttamente sulle spese da sostenere per il riscaldamento domestico. Un impianto di riscaldamento a gas con una potenza di circa 24 kW, se lasciato attivo per 24 ore, può generare una spesa che varia tra i 5 e i 10 euro al giorno, a seconda dell’efficienza e della regolazione termica.
Termosifoni, ecco quanto spendi in bolletta
Per chi si chiede se sia più conveniente spegnere i termosifoni durante la notte o lasciarli accesi a bassa temperatura, la risposta dipende da molti fattori. Gli esperti del settore suggeriscono che un abbassamento graduale della temperatura durante le ore notturne, ad esempio da 20 °C a 17 °C, può ridurre significativamente il consumo energetico senza compromettere il comfort. Questo approccio evita, inoltre, un dispendio eccessivo di energia necessario per riscaldare nuovamente l’ambiente al mattino.
L’utilizzo di termostati programmabili o sistemi di domotica avanzati permette di ottimizzare il riscaldamento, attivando i termosifoni solo nelle ore di effettiva presenza in casa. Nel 2025, i dispositivi smart più evoluti sono in grado di integrare dati meteo in tempo reale e di adattare automaticamente la temperatura, favorendo un risparmio energetico fino al 30%.

Inoltre, la manutenzione regolare degli impianti e la verifica dell’efficienza dei termosifoni sono operazioni fondamentali per evitare sprechi. La presenza di bolle d’aria o di depositi interni può ridurre la capacità di riscaldamento, costringendo l’impianto a consumare più gas o energia.
Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità ha spinto molte famiglie italiane a valutare soluzioni di riscaldamento alternative, come le pompe di calore elettriche o i sistemi ibridi che combinano gas e fonti rinnovabili. Questi impianti, sebbene richiedano un investimento iniziale maggiore, permettono di abbattere i costi di gestione e di ridurre l’impatto ambientale.
L’evoluzione normativa e gli incentivi statali, aggiornati anche nel 2025, favoriscono l’installazione di impianti ad alta efficienza e di pannelli solari termici, che possono integrare o sostituire parzialmente il riscaldamento tradizionale. Un impianto fotovoltaico abbinato a una pompa di calore può portare a un’autonomia energetica superiore, con risparmi economici rilevanti nel lungo termine.
