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Umbria Jazz progetta quattro concerti ad agosto

Umbria Jazz Perugia Italia

Dopo la notizia ufficiale dello spostamento dell’edizione 2020 al 2021, ora la manifestazione Umbria Jazz annuncia ufficialmente che sta cercando di tenere comunque quattro concerti ad Agosto a Perugia.

La Fondazione Umbria Jazz è infatti al lavoro, insieme alle autorità locali, per tornare il prima possibile on stage, con dei progetti che, se le condizioni sanitarie e di sicurezza lo permetteranno, potranno concretizzarsi in una serie di concerti nelle giornate tra il 7 e il 10 agosto 2020 a Perugia, con “il meglio del jazz italiano“, come recita l’organizzazione, e da ottobre con la stagione 2020-2021 del Jazz Club Perugia, cha dall’anno scorso rientra tra gli eventi targati UJ. Questo non compensa la cancellazione del festival estivo, ma è un primo passo verso la normalità.

Spiega Umbria Jazz: “Il Coronavirus ha cancellato l’intera stagione estiva dei concerti, inclusa Umbria Jazz. Annullare il festival è stata una decisione difficile ma inevitabile proprio per l’essenza stessa del festival: una festa della musica con i alcuni tra i più importanti musicisti, non solo jazz. Le norme sul distanziamento sociale e le cancellazione di tutti i tour estivi hanno fatalmente portato a questa scelta. Nella storia di Umbria Jazz si sono già verificate interruzioni traumatiche, negli anni ’70 e ’80, ma la manifestazione si è sempre ripresentata al proprio pubblico più forte di tutte le avversità. E lo farà anche questa volta. Infatti  la musica non può, e non deve, fermarsi”. 

Arrivano intanto le prime conferme per l’edizione 2021 di Umbria Jazz: sono stati infatti riprogrammati al prossimo anno i concerti di Wynton Marsalis con la Jalco e Veronica Swift con il trio di Emmet Cohen, il 9 luglio, e Stefano Bollani il 10 luglio con la formula del piano solo con “Piano Variations on Jesus Christ Superstar“, nel cinquantesimo anniversario dell’album originale e con il benestare del compositore inglese Andrew Lloyd Webber per reinterpretare la sua opera cult. Grande novità anche il ritorno di Chick Corea con Carlitos Del Puerto al basso e Marcus Gilmore alla batteria, che rappresentarono la spina dorsale del suo acclamato gruppo The Vigil.

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