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Vasco Rossi: “Vivere o niente”. La recensione

Vasco Rossi cover

Vasco Rossi - Vivere o Niente - Artwork

Dopo 3 anni Vasco Rossi , Blasco per i fan torna in sala registrazione e sforna un nuovo capolavoro.”Vivere o niente” è il sedicesimo album del cantautore, o come lui stesso ama definirsi, del provocautore.Vasco Rossi è sicuramente l’artista più amato e discusso nel panorama musicale italiano.

Vasco Rossi - Vivere o Niente - Artwork
  “Vivere o niente“, prodotto dalla EMI,  contiene 12 tracce ed è stato anticipato dal singolo “Eh già..“. In questo album Vasco dimostra di essere un grande della musica italiana, riuscendo a mantenere il suo stile da un lato e a combinare nuove sonorità che si avvicinano al Jazz e al blues. La prima traccia del disco ‘‘Vivere non è facile” è sicuramente un pezzo molto personale, chitarra, basso ma soprattutto piano si coniugano tra loro ma sopratutto al testo, che racconta un Vasco sicuramente più intimo e straordinariamente umano. “Manifesto futurista della nuova umanità” è la seconda traccia dell’album e forse anche la più complessa, è una canzone decisamente rock dall’inizio alla fine; a dominare la scena è la chitarra elettrica che accompagna la voce di Vasco. Nel complesso potrebbe essere definita una preghiera ad un non Dio, da qui il tono quasi ironico della voce: libero arbitrio, dolore e amore per la vita, definita dallo stesso cantante ”un miracolo che ogni giorno si rinnova”. Il testo si conclude con la frase ”ho fatto un patto sai con le mie emozioni, io lascio vivere e loro non mi fanno fuori”, che riassume la vita o meglio le scelte di vita del cantante. “Starò meglio di così” è la terza tracklist, dell’album dai primi minuti la miscela di suoni che sembra riprodurre il rumore di un treno in viaggio è interrotta nella prima parte dal basso mentre nella seconda parte a dominare è il suono della chitarra. Il testo che già dalle prime tracce dell’album si configurava come un discorso più generale del cantante continua poi anche nella traccia successiva. “Prendi la strada” è il pezzo che all’uscita dell’album in rete ha aperto numerose polemiche su un presunto plagio della canzone “Amori” di Renato Zero. Si presenta subito in tono più leggero, come il testo che è sostanzialmente un invito a vivere la propria vita senza dar peso alle parole degli altri. Arriviamo al singolo che ha anticipato l’intero album,  “Eh già…” uscito il giorno del 59/esimo compleanno del Blasco, pur essendo il pezzo più leggero dell’intero lavoro, il testo e video sono funzionali a introdurre il disco. “Sei pazza di me” è invece il pezzo classico che ci si puo aspettare da Vasco Rossi. Ed arriviamo al pezzo che da il titolo all’intero disco “Vivere o niente” è in assoluto la canzone più bella del disco, un pezzo decisamente rock che racconta un Vasco Arrabiato ma maturo. Altri pezzi sono “L’aquilone”, “Non sei quella che eri”, “Stammi vicino” e “Maledetta ragione”, pezzo di Vasco che risale a circa 20 anni fa riarrangiato per l’occasione dal cantante,  dove a dominare la scena in questo pezzo è il rock-blues dall’inizio alla fine. ”Vivere o niente” sembra essere il coronamento di quel processo di maturazione che era iniziato tre anni fa con ”Il mondo che vorrei”. Un disco che arriva come risposta agli scettici che in passato, ed ancora oggi (in misura minore si spera) lo accusano di essere un superficiale e una persona troppo convinta di sé. I più moderati invece vorrebbero un Vasco Rossi ai tempi di “Alba Chiara“. Nel complesso il nuovo album di Vasco zittisce tutti. Voto Dite la vostra!  

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