Un viaggio con i Blur attraverso “Under the westway”

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Blur | © Gareth Cattermole/Getty Images

Parte con un riverbero di quelli che potrebbe essere il battito trepidante di coloro che aspettavano il ritorno della band londinese il nuovo singolo dei Blur,  “Under the westway”.
Poi lo scroscìo dei campanelli immette in quella che sembra un’atmosfera quasi natalizia, con quella nostalgia che la voce di Albarn abbraccia sempre con molta disinvoltura. Sembra quasi di vedere Santa Claus svettare sulle case e andar via nella notte, solo che stavolta i regali li porta via con se. E sì, perché la vecchia westway crea non solo ricordi ma li fa anche suoi e a volte vanno via come le macchine che la attraversano.

L’intro col susseguirsi degli archi riporta al canone di pachelbel, ma è solo un attimo prima che il cielo, appena diventato blu, venga squarciato dal canto già struggente dei primi versi. E così tutto si ripete senza notevoli variazioni fino al momento finale in cui la dichiarazione d’amore fa spazio al ‘basso’ deciso e tremolante del pianoforte.

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Blur | © Gareth Cattermole/Getty Images

Durante questo viaggio Albarn trova anche il tempo per denunciare alcune attitudini dell’uomo (“The jet fuel it fell Down to earth where the money always comes first”; “Bring us the day they switch off the machines Cos men in yellow jackets putting adverts inside my dreams”) e Coxon lo accompagna con i suoi (ormai collaudati) controcori in falsetto che non sembrano mai eccessivi benchè l’intonazione del chitarrista necessita dell’alta tecnologia da studio per passare inosservata.
La canzone dunque, seppur semplice, riesce con la sua delicatezza a raccontare più che egregiamente la ‘preghiera’ del cantante.
Come successe già in “This is a low” o in “Best days”, il leader dei Blur trova ispirazione nel raccontare un luogo che gli appartiene, in questo caso Londra. Ma non solo, anche la musica gli appartiene e chi ne trae giovamento siamo soprattutto noi, che ultimamente ci siamo chiesti che fine avessero fatto i Blur. E, come tutte le cose che si nascondono, le riesci poi a trovare in quel posto che credi sia talmente ovvio per cui non vale la pena cercare, in questo caso under the westway…

Under The Westway – Blur

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