
Addio pensione a chi non fa questa comunicazione all'INPS entro fine luglio, i dettagli- melodicamente.com
Puoi dire addio alla pensione se non fai questa comunicazione alll’INPS entro fine luglio: ecco di che si tratta
I pensionati italiani residenti all’estero devono prestare molta attenzione a un importante adempimento previsto dall’INPS entro la fine di luglio. Chi non invierà la specifica comunicazione rischia di vedersi sospesa o addirittura revocata la pensione, con la conseguente perdita di tutti i pagamenti.
L’INPS impone a tutti i pensionati italiani che risiedono fuori dai confini nazionali di trasmettere annualmente una dichiarazione di esistenza in vita. Questa procedura, nota come “attestazione di vita”, serve a verificare che il beneficiario sia ancora in vita e quindi legittimato a ricevere la pensione. La scadenza per questo adempimento è fissata al 31 luglio di ogni anno.
La mancata trasmissione di questo documento comporta gravi conseguenze. In particolare, l’ente previdenziale può sospendere immediatamente l’erogazione della pensione, con un conseguente blocco nell’accredito delle somme. Nel caso in cui il pensionato non regolarizzi la propria posizione entro i termini stabiliti, l’INPS procede alla revoca definitiva del trattamento pensionistico.
Modalità di invio e aggiornamenti recenti
Per agevolare i pensionati residenti all’estero, l’INPS ha messo a disposizione diverse modalità per inviare la comunicazione, tra cui l’invio online attraverso il portale ufficiale, oppure tramite i consolati italiani presenti nel Paese di residenza. È fondamentale utilizzare canali ufficiali per evitare ritardi o problemi nella ricezione della documentazione.

Negli ultimi anni, l’ente ha intensificato i controlli e migliorato le procedure digitali proprio per contrastare frodi o indebite percezioni di pensioni. Questo ha determinato un aumento delle segnalazioni di pensionati “fantasma” e ha reso ancora più stringenti i termini per adempiere all’obbligo.
La sospensione o la revoca della pensione rappresentano un danno economico rilevante per chi ne fa affidamento come principale fonte di reddito. Inoltre, una volta revocata, la pensione non può essere recuperata retroattivamente, comportando la perdita definitiva delle somme non percepite.
È quindi essenziale che i pensionati italiani all’estero rispettino la scadenza del 31 luglio per inviare la dichiarazione di esistenza in vita all’INPS. Chi ha dubbi o necessita di assistenza può rivolgersi direttamente agli sportelli dell’ente o ai consolati italiani, che offrono supporto per completare correttamente la procedura.
Non rispettare questo obbligo significa rinunciare alla propria pensione e a un sostegno economico fondamentale, con conseguenze pesanti soprattutto per gli anziani residenti all’estero. L’attenzione a questa scadenza è quindi un dovere imprescindibile per garantire la continuità del proprio diritto previdenziale.