
Apertura della stagione concordataria(www.melodicamente.com)
Il panorama fiscale italiano si arricchisce di nuove opportunità con l’introduzione del condono fiscale per il biennio 2025-2026.
Questo strumento, già presente nel nostro ordinamento, si arricchisce di novità significative e, in particolare, del ravvedimento speciale, un meccanismo pensato per semplificare e incentivare la regolarizzazione delle posizioni fiscali.
La stagione per l’adesione al concordato preventivo biennale è ufficialmente aperta e il termine fissato per la presentazione delle domande è attualmente il 31 luglio 2025. Tuttavia, sono in discussione possibili estensioni fino al 30 settembre, un’ipotesi che potrebbe facilitare ulteriormente la partecipazione di un numero maggiore di contribuenti. È importante notare che, a differenza delle edizioni precedenti, i contribuenti che operano con il regime forfettario non sono più inclusi tra coloro che possono aderire al CPB. Questo cambiamento è significativo, poiché amplia il raggio d’azione per i titolari di partita IVA che utilizzano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).
Novità del ravvedimento speciale
Uno degli aspetti più interessanti del nuovo condono fiscale è l’introduzione del ravvedimento speciale, concepito per la prima volta nel 2024 con il decreto legge 113. Questo strumento permette ai contribuenti di sanare le anomalie fiscali risalenti agli anni d’imposta dal 2018 al 2022 attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva, comunemente nota come flat tax. Tale opportunità è rivolta esclusivamente a coloro che hanno già aderito al CPB entro il 31 ottobre 2024.
Il ravvedimento speciale si caratterizza per la possibilità di regolarizzare anche solo alcuni degli anni di imposta, consentendo una certa flessibilità nella gestione delle proprie obbligazioni fiscali. La Commissione Finanze della Camera ha recentemente espresso parere favorevole su un emendamento che estenderebbe la possibilità di utilizzare il ravvedimento speciale anche per il 2023, ampliando così il periodo di regolarizzazione e offrendo maggiori opportunità ai contribuenti.

Il meccanismo di calcolo della flat tax è stato concepito in modo da premiare i contribuenti più “affidabili”. Infatti, l’imposta sostitutiva viene calcolata in base all’incremento della base imponibile dichiarata per ciascun anno di imposta, con una percentuale che dipende direttamente dagli indici ISA. Maggiore è il punteggio ISA, minore sarà la percentuale applicata. Questo approccio mira a incentivare una maggiore trasparenza e correttezza fiscale da parte dei contribuenti.
Per il 2025, se il metodo di calcolo rimarrà invariato, la base imponibile potrebbe essere incrementata come segue:
– 5% per un indice di affidabilità fiscale pari a 10;
– 10% per un indice tra 8 e 10;
– 20% per un indice tra 6 e 8;
– 30% per un indice tra 4 e 6;
– 40% per un indice inferiore a 4;
– 50% per un indice sotto il 3.
A questa base imponibile incrementale si applicheranno diverse aliquote:
– 15% per contribuenti con affidabilità fiscale inferiore a 6;
– 12% per chi ha un punteggio ISA tra 6 e 8;
– 10% per un punteggio ISA tra 8 e 10.
Per quanto concerne l’IRAP, l’aliquota è fissata al 3,9%. È importante sottolineare che, indipendentemente dal calcolo effettuato, l’importo minimo da versare per ogni anno di imposta è di 1.000 euro, una soglia che garantisce un accesso più equo al ravvedimento speciale.
Semplificazione delle procedure
Oltre alle novità legate al ravvedimento speciale, il governo sta lavorando per semplificare ulteriormente le procedure di adesione al concordato preventivo. Tra le proposte in discussione c’è l’ottimizzazione della metodologia per l’elaborazione della proposta di concordato, che mira a rendere il processo di adesione più snello e accessibile. Questo potrebbe tradursi in una maggiore partecipazione da parte dei contribuenti, facilitando l’emersione del sommerso e contribuendo a un incremento delle entrate per l’erario.
Il condono fiscale del 2025, con il suo ravvedimento speciale, rappresenta un’opportunità importante per i contribuenti italiani, specialmente per coloro che hanno difficoltà a mantenere la propria posizione fiscale in regola. La combinazione di incentivi e semplificazioni potrebbe portare a una maggiore compliance fiscale, riducendo il numero di contenziosi con il Fisco e favorendo una cultura della regolarità.