Elton John nella line up del nuovo album dei Queens of The Stone Age

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Elton John rigrazia il pubblico | © Dan Kitwood/Getty Images

Forti dell’imminente pubblicazione del nuovo album i Queens of The Stone Age aggiungono un altro nome di tutto rispetto alla line-up: Elton John parteciperà alla lavorazione del nuovo lavoro in studio. A darne notizia è l’onnipresente Dave Grohl impegnato dietro le pelli con Trent Reznor, Nick Olivieri, Mark Lanegan e la presenza esclusiva di  Jake Shears degli Scissor Sisters tutti reclutati dal frontman dei QoSA, Josh Homme.

Le notizie trapelano in modo ermetico, il lato oscuro che da sempre contraddistingue la band: fonti ufficiale vedono il ritorno nel mercato discografico dei QoSA nella prima metà del 2013 ma la strategia sembra volgere verso altri orizzonti; dalla lettera pubblicata sul magazine Mojo scritta di sana pianta da Josh Homme fino alla notizia circa la presenza di Elton John è un tabù che si concretizza nel documentario “Secret Of The Sound” girato dietro le quinte della lavorazione dell’album. Il tutto si è svolto più o meno così: il vulcano Dave Grohl, conduttore di una rubrica nell’ambito del programma televisivo Chelsea Lately (notoriamente condotto da Chelsea Handler per l’emittente statunitense “E!”) ha avuto modo di intervistare Elton John emotivamente provato (e complice) di ciò che stavano per rivelare. Dinanzi gli occhi degli spettatori, il fervido Grohl dichiara senza mezzi termini (un inciso inaspettato):

ultimamente, io e Elton, abbiamo registrato del materiale insieme. Qualcosa che le persone non possono neanche lontanamente immaginare potessimo comporre”

Elton John  rigrazia il pubblico | © Dan Kitwood/Getty Images
Elton John rigrazia il pubblico | © Dan Kitwood/Getty Images

In contropiede, è proprio Elton John che rivela la collaborazione circa il nuovo album dei Queens of The Stone Age. Ma il punto focale è che Sir Elton John è impegnato in una sessione di registrazione con Engelbert Humperdinck anch’esso (come i QoSA) in studio a Los Angeles. A distanza di pochi isolati, dunque, due studi di registrazione con due album e due realtà agli antipodi ma con un unico comun denominatore. “E’ un qualcosa che ti fotte il cervello” – dichiara Elton John – “ma dopo tre ore era tutto pronto. Dave ha suonato divinamente la batteria in ogni take”.

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