Fabri Fibra fuori dal Concerto del Primo Maggio

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Fabri Fibra | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Fabri Fibra non sarà tra gli artisti chiamati ad esibirsi sul palco del Concerto del Primo Maggio: è questa l’ultima notizia relativa all’edizione 2013 del consueto appuntamento live di Piazza San Giovanni. Lo stesso rapper è intervenuto pubblicando un messaggio in cui dice la sua sulle ragioni che hanno portato alla sua assenza, non nascondendo la delusione per la decisione presa dagli organizzatori e una vena polemica nei confronti di quelli che, dice Fibra, “nei miei testi non ci leggono l’impegno politico o sociale necessario per eventi del genere”. 

Il nome del rapper di Senigallia era venuto fuori all’indomani dell’annuncio di Geppi Cucciari, volto noto de La7, come conduttrice del Concertone 2013 e della prestigiosa presenza di Nicola Piovani come ospite d’onore della manifestazione organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e quest’anno incentrata sui temi “spazi, radici, frontiere”. Marco Godano, che si era speso per la partecipazione di Fabri Fibra al concerto, ha dovuto cedere alle richieste dell’organizzazione che ha scelto di tenere il cantante fuori dalla scaletta dell’evento in programma a Roma tra poco meno di 15 giorni, dopo che negli scorsi giorni si era alzata forte la voce dell’associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza): portatrici di messaggi omofobi e sessiste, per questo motivo le rime di Fibra ( “Su le mani”, “Venerdì 17”) devono restare fuori dal Concerto. I sindacati hanno così deciso di escludere il rapper dal Concerto del Primo Maggio.

Fabri Fibra | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
Fabri Fibra | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Queste le parole con cui poco fa Fibra ha comunicato la notizia:

Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni: nemmeno quest’anno sarò su quel palco. Mi sembrava strano. In effetti, l’invito entusiasta da parte di Marco Godano mi aveva sorpreso, era una bella novità. Invece poi non sono gli organizzatori che decidono chi suona in piazza. Nei miei testi forse non tutti ci leggono l’impegno politico o sociale necessario per eventi del genere. Nel 2013, per alcuni, il rap e i suoi meccanismi artistici sono ancora da interpretare e da capire fino in fondo. Qualcuno voleva che io suonassi e qualcuno no. Nonostante il tentativo, non si fa nulla. Il Primo Maggio è ancora soggetto a certi schemi che in altri circuiti live non ci sono o comunque non ci sono più. Penso in ogni caso che i concerti siano una bella occasione per i ragazzi di vivere esperienze musicali reali. Ci vediamo comunque in tour quest’estate e quest’autunno.

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