Kiss live a Villa Manin, glam rock in bianco e nero

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Gene Simmons - Live Kiss | © Mimmo Lamacchia

Lo splendido scenario di Villa Manin di Passariano di Codroipo ha ospitato lo straordinario concerto dei Kiss, la band camaleontica per eccellenza. Sebbene abbiano sperimentato gli angoli più inesplorati del rock, attraversando le correnti degli anni 70, 80 e 90, il loro aspetto rimane immutato. Come il loro aspetto anche la freschezza dei loro live e la grandiosità dei loro effetti rimane immutata, e come veniva fatto alla vecchia maniera a partire da quando erano semplici supporter band, tutt’oggi, a distanza di 40 anni i loro live risultano essere eccezionali sotto ogni punto di vista. Ritornati in discografia con “Monster” dopo quasi un decennio, i Kiss hanno rimesso piede in Italia per una data live a Passariano di Codroipo il 17 Giugno 2013. Dopo aver annunciato l’anticipo delle date italiane, la band di New York, portata dalla Barley Arts, torna in Italia dopo 2 anni, e dopo l’esibizione dei Rival Sons, band scelta come supporter, danno inizio ad uno spettacolo fatto di led e alta tecnologia. In barba al ricco curriculum datato, i Kiss riescono ancora a dare vita ad un vecchio modo di concepire la musica rock, con l’inconfondibile energia di chi passa dal pop metal all’hard rock e riesce ad accendere la folla con successi disco come “I Was Made For Lovin’ You” suonata a sorpresa tra gli ultimi tre brani dopo l’entrata sul palco per l‘encore.

Psycho Circus” inaugura una scaletta corposa per uno show altrettanto energico e coinvolgente, come tutta la folla giunta a Villa Manin dimostra. Successi vecchi e nuovi, scenografie esaltanti e un’energia inconfondibile ci riportano indietro di qualche decennio, a quando probabilmente non eravamo ancora nati. Partiti dal Greenwich Village di New York nei primi anni 70 è difficile credere che siano giunti nel 2013 a Codroipo in splendida forma, eppure è stato così! Contrariamente a chi vuole vederli a casa, i Kiss hanno dato dimostrazione di quanto il rock and roll non sia assolutamente morto e di quanto possa tenere in forma tutti i suoi adepti. Lingue di fuoco, tutine glitterate e borchiate accompagnate da trucchi appariscenti e dai tipici strumenti travestiti di glam rock in realtà nascondono una irrefrenabile voglia di dare sempre e comunque il meglio sul palco.

Gli schermi proiettano continuamente il nome “KISS“, come mantra e come accompagnamento ad una serata all’insegna dell’hard rock alla vecchia maniera. Giovani, meno giovani e addirittura bambini truccati di bianco e nero, occhi incorniciati da stelle e capelli cotonati, questa è la marea che accoglie i diavoletti del glam rock, contrariamente alle orde di hipster che ultimamente colonizzano gli scenari di tutti i festival nazionali ed internazionali. Le urla esaltate all’apparire delle prime lingue di fuoco e al ritornello della propria canzone preferita sono il simbolo che in fondo il rock non è morto e non morirà mai e che probabilmente sarà presente sempre con la stessa energia, nel cuore di tutti noi fino alla fine dei tempi.

 

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