
Dove mettere il profumo (www.melodicamente.com)
Un video virale sui social ha riacceso il dibattito sull’uso corretto del profumo, mettendo in luce un consiglio che molti ignorano.
Negli ultimi giorni, un video diventato virale sui social ha riacceso il dibattito sull’uso corretto del profumo, mettendo in luce un consiglio che molti ignorano: non spruzzare il profumo sul collo. Questa raccomandazione, apparentemente semplice, nasconde motivazioni di salute e sicurezza spesso trascurate dagli utenti. Vediamo quali sono le ragioni principali e le alternative suggerite dagli esperti per un utilizzo più consapevole di questo prodotto di bellezza.
I motivi per evitare di spruzzare il profumo sul collo
Il collo è una delle aree più delicate del corpo umano. La sua pelle sottile e altamente vascolarizzata permette un rapido assorbimento delle sostanze applicate. Inoltre, proprio nel collo si trova la ghiandola tiroidea, un organo endocrino particolarmente sensibile agli agenti esterni. Le fragranze, pur nate per migliorare il benessere personale, contengono spesso ingredienti chimici come alcol, ftalati e oli essenziali fotosensibili che possono penetrare facilmente nella pelle e nel sistema circolatorio. Questi componenti, se assorbiti in modo eccessivo o inalati frequentemente, potrebbero causare effetti nocivi, dalla semplice irritazione cutanea a disturbi più complessi a livello endocrino.

Un ulteriore elemento di rischio riguarda la fotosensibilità indotta da alcuni ingredienti dei profumi. La pelle del collo è spesso esposta alla luce solare, specialmente durante i mesi estivi, e l’interazione tra i raggi UV e sostanze come l’alcol o alcuni oli essenziali può portare a arrossamenti, macchie cutanee persistenti e altre reazioni irritative. Questo fenomeno è stato ampiamente documentato da dermatologi e cosmetologi, che raccomandano di evitare l’applicazione del profumo in zone esposte al sole per prevenire danni estetici e dermatologici.
Un altro aspetto spesso sottovalutato è l’inalazione continua delle molecole volatili provenienti dal profumo spruzzato sul collo, vicino alla gola. Questa posizione facilita l’ingresso di sostanze chimiche nelle vie respiratorie, con il rischio di sviluppare nel tempo ipersensibilità, allergie respiratorie o altri disturbi legati all’apparato respiratorio. Sebbene i sintomi possano non manifestarsi immediatamente, l’esposizione costante può avere effetti cumulativi.
Gli esperti sottolineano che l’aria che respiriamo può diventare un vettore di sostanze potenzialmente irritanti, e questa esposizione “silenziosa” è spesso ignorata dal consumatore medio. Per questo motivo, è importante adottare un uso più ponderato e mirato del profumo, evitando le zone vicine alle vie aeree e privilegiando altri punti di applicazione meno rischiosi.
Non è necessario rinunciare completamente al piacere del profumo, ma è fondamentale imparare a utilizzarlo in modo più sicuro. Tra le alternative più raccomandate dagli specialisti c’è l’applicazione sulle superfici dei vestiti, che rallentano il rilascio degli aromi e riducono il contatto diretto con la pelle sensibile, o sui capelli, capaci di trattenere a lungo le molecole profumate grazie alla loro struttura.
Se si preferisce invece il contatto con la pelle, il punto ideale sono i polsi. Questa zona è meno esposta alla luce solare diretta, è lontana da organi vitali come la tiroide ed è particolarmente efficace nel diffondere l’aroma grazie alla buona circolazione sanguigna.