Pink Floyd: possibile la reunion ma solo per beneficenza

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Stando alle parole del batterista Nick Mason, i Pink Floyd potrebbero riunirsi per spettacoli di beneficenza.

“Credo che Roger Waters e David Gilmour sarebbero favorevoli all’idea”- ha detto Mason intervenendo al festival In The City 2010 a  Manchester, dove si trovava lo scorso 15 Ottobre in veste di co-presidente della Featured Artists Coalition, un organismo  istituito due anni fa per tutelare i diritti di artisti e musicisti. Mason  ha rilasciato una intervista alla BBC, con cui ha fatto intravedere la possibile reunion dei Pink Floyd, seppure per ragioni benefiche.

“Il gruppo potrebbe fare qualcosa che non è necessariamente sè, ma fare qualcosa per le giuste ragioni godendo, nel farlo. Penso che sarebbe un modo molto bello per una band  di muoversi dolcemente verso la pensione, facendo spettacolo solo per beneficenza e non per avere maggiori guadagni”- continua Manson.

Il gruppo, che ha venduto 200 milioni di album, si è esibito per l’ultima volta dal vivo nel 2005 in occasione del Live8 a Londra, in relazione al quale Mason  ha detto “… il Live 8 potrebbe costituire un modello da seguire per fare  qualcosa  di nuovo”.

Già lo scorso luglio la band si era esibita a Kidlington, nell’Oxfordshire, per aiutare la Hoping Foundation, che si prende cura dei bambini palestinesi , eseguendo 3 classici “Wish you were here“, “Comfortably numb” e “Another brick in the wall”;  dopo lo show, Roger Waters aveva dichiarato: “la performance è stata grande. Fine della storia. O forse inizio.”

Ora, dopo le dichiarazioni  di Mason la reunion sembra sempre più vicina.

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