Premio Tenco e il caso Cesare Basile: la rinuncia degli Afterhours

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Gli Afterhours rinunciano alla partecipazione in qualità di ospiti a sorpresa prevista al Premio Tenco il prossimo 8 Dicembre al Teatro Petruzzelli di Bari. Si uniscono, di fatto, alla protesta posta in essere dall’artista Cesare Basile,  uno dei protagonisti del Premio Tenco di quest’anno (premiato per il miglior album in dialetto dal titolo “Cesare Basile”), amareggiato per i toni usati dal presidente della SIAE Gino Paoli, che, da quanto si apprende, qualche settimana fa si è duramente scagliato contro le proteste degli attori e dei lavoratori dello spettacolo che hanno occupato il Teatro Valle di Roma.

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La protesta di Basile non passa di certo inosservata, numerosi colleghi hanno appoggiato il dissenso espresso dall’artista siciliano che tramite la pagina ufficiale Facebook, breve e conciso, ha espresso le ragioni del rifiuto circa il ritiro della Targa Tenco:

Credo che un artista abbia il dovere di schierarsi piuttosto che sottrarsi ai conflitti. È l’unica regola alla quale ho cercato di essere fedele come individuo e come musicista nel corso della mia oramai lunga carriera.[…] Faccio parte da due anni dell’assemblea del Teatro Coppola Teatro dei Cittadini, un teatro occupato e autogestito, uno spazio sottratto all’incuria e alla magagna della Pubblica Amministrazione, frutto gioioso e libero di un altrettanto gioioso e libero atto illegale. […] I recenti attacchi del presidente della S.I.A.E., Gino Paoli, e del suo direttore generale Gaetano Blandini contro il Teatro Valle occupato e le altre esperienze autogestite sul territorio italiano (il Teatro Coppola Teatro dei Cittadini fra queste) mi hanno profondamente disgustato per toni e arroganza. […] se il Club Tenco ritiene di dover sottostare a un ricatto e fare un passo indietro per non “acuire il dissidio tra le due parti”, io reputo opportuno farne uno in avanti per sottolinearlo questo dissidio: conflitto fra chi vuole una cultura liberata e chi, invece, la cultura vuole amministrarla per mantenere privilegi.

Fra tutti, a dar man forte a Cesare Basile, gli Afterhours che hanno rilasciato un comunicato stampa riportato integralmente di seguito. In attesa di nuovi sviluppi.

In solidarietà con l’artista Cesare Basile e i teatri occupati, gli Afterhours declinano l’invito a partecipare in qualità di ospiti a sorpresa al Premio Tenco, in occasione della premiazione che si terrà l’8 dicembre al Teatro Petruzzelli di Bari.
Dispiace che il premio più prestigioso della musica italiana, che era riuscito negli ultimi anni a riavvicinarsi alle realtà più vere della scena nazionale, dimostri di non poter prendere posizione a tutela di quelle stesse energie che vuole rappresentare.
Quanto alla SIAE, deve decidere se vuole essere parte di un cambiamento necessario e improrogabile che dia a tutto il settore musicale e culturale una nuova spinta, o se vuole essere una delle cause che lo stanno soffocando.
Le regole sono necessarie, ma non si può chiedere a un cittadino di rispettare quelle che portano al suicidio di un sistema, così come non si può chiedere a un soldato di obbedire a degli ordini ingiusti.
Identificare nel fenomeno dei teatri occupati un problema, invece che una risorsa, è nel migliore dei casi un sintomo di incapacità totale di comprendere la forza rinnovatrice e la volontà di cambiamento espresse da queste nuove energie.
Più in generale, gli eccessi burocratici e l’ossessione per la legalità spesso nascondono speculazioni piccole e grandi e in qualche caso mascherano una lotta di interessi che in questo momento non ha più motivo di essere e sta impedendo, nel nostro paese, il rinnovamento, lo sviluppo e il rilancio delle nuove energie.
Salvaguardare non può voler dire soffocare, a meno che l’unico obiettivo che vogliamo raggiungere non sia quello di morire onesti.
Afterhours

 

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