Sanremo: Rakele ci racconta “Io non so cos’è l’amore”

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Rakele, all’anagrafe Carla Parlato, classe 1995, sarà in gara al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte con “Io non lo so cos’è l’amore“, brano che porta la firma di Bungaro (Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Emma Marrone, Ornella Vanoni), Cesare Chiodo (Laura Pausini, Giorgia, Alessandra Amoroso, Francesco Renga…) e Giacomo Runco.

Io non so cos’è l’amore” (etichetta Carosello Records), uscito il 12 gennaio e in vendita su iTunes ed in streaming su tutte le piattaforme online, è una sintesi tra melodia italiana e sound internazionale. Una ballad vestita di sonorità elettroniche, che tratta la consapevolezza di quanto sia difficile poter affermare cosa significhi davvero amare, anche quando si è già vissuto un sentimento forte.

Rakele - Io non so cos'è l'amore - Artwork
Rakele – Io non so cos’è l’amore – Artwork

 

Per conoscere meglio Rakele abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere e scoprirne di più sulla nuova avventura che si appresta ad affrontare.

1) Partiamo subito dal Festival di Sanremo 2015: sei stata selezionata con il brano “Io non so cos’è l’amore” per partecipare nella sezione Giovani. Quali sono le tue aspettative riguardo a questa esperienza?

Mi aspetto di divertirmi, di vivere una bellissima esperienza che possa dare il via al mio progetto discografico.

2) Il brano che presenterai a Sanremo porta la firma di due grandi figure della musica italiana come Tony Bungaro e Cesare Chiodo. Come è nata questa collaborazione?

Circa un anno e mezzo fa ho conosciuto Tony Bungaro e Cesare Chiodo ad uno stage di Bungaro. Ho avuto la possibilità di far conoscere il mio mondo musicale che loro hanno trovato interessante. Abbiamolavorato e sperimentato un po’ di cose fino ad arrivare alla costruzione di un progetto discografico vero e proprio.
Sono contenta di poter lavorare con due artisti come loro con la A maiuscola. In studio c’è tanto lavoro ma anche tanto divertimento. Siamo una bella squadra.

3) Torniamo al Festival di Sanremo. Quest’anno Carlo Conti ha voluto dare maggiore spazio ai giovani, spesso relegati ai margini di una lunga diretta. Il Festival di Sanremo può finalmente tornare ad essere una grande vetrina anche per i giovani?

Finalmente quest’ anno noi giovani abbiamo la possibilità di esibirci in prima serata! Ho apprezzato molto questa scelta da parte di Carlo Conti, finalmente qualcuno che dà spazio ai giovani con i fatti e non solo con le parole.

4) Come ti stai preparando a questo grande debutto? Senti la competizione con i tuoi colleghi?

Cerco di essere serena, di fare tutte coseche mi facciano stare bene fisicamente e mentalmente. La competizione per adesso non la sento, poi chissà.

5) Hai iniziato da ragazzina a studiare canto e, appena tredicenne, hai cominciato a cantare in una band electro pop locale. Adesso hai intrapreso un percorso da solista. Quali sono i vantaggi di questa nuova esperienza da solista?

Non credo che la mia possa essere definita una carriera da solista. Con me c’è una squadra super!

6) Prima di lasciarci e farti l’in bocca al lupo per Sanremo puoi svelarci cosa ti aspetti ora dal futuro?

Spero che il futuro mi riservi la possibilità di vivere sempre con la musica.

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