
Quali sono le spiagge con il divieto di balneazione? - melodicamente.com
Le spiagge del Lazio in cui vige il divieto di balneazione: ecco la lista di tutte quelle in cui è proibito andare, può essere pericoloso.
Il Lazio, una regione ricca di storia e bellezze naturali, è conosciuto in tutto il mondo per la sua capitale, Roma. Tuttavia, offre anche una varietà di luoghi affascinanti da esplorare, tra cui borghi storici, parchi naturali e splendide spiagge. Nella stagione estiva del 2025, però, è stato imposto un divieto di balneazione in molte località costiere, suscitando preoccupazione tra residenti e turisti.
Il motivo principale di queste restrizioni è l’inquinamento delle acque, che ha reso pericoloso il contatto diretto con esse. Le aree colpite dal divieto sono prevalentemente situate in prossimità di porti e foci di fiumi, dove i livelli di inquinamento sono risultati critici anche negli anni precedenti. Questo scenario ha portato a una situazione in cui, sebbene il Lazio disponga di alcune spiagge di eccezionale qualità, ci sono altre aree che non possono essere considerate sicure per il bagno.
Le spiagge soggette a divieto di balneazione
Le restrizioni riguardano diverse località marittime a pochi passi da Roma. Ecco alcune delle spiagge in cui è vietato fare il bagno:

- Civitavecchia: Le aree colpite includono la zona da 1400 metri a sinistra di Torre Valdaliga fino al Porto di Civitavecchia, comprese le foci dei fossi Infernaccio e Scarpatosta.
- Santa Marinella: Qui il divieto interessa la foce del Fosso delle Guardiole e la zona da Porticciolo di Santa Marinella fino alla Foce del Fosso Santa Maria Morgana.
- Cerveteri: Si estende dalla foce del Fosso Turbino fino alla foce del Fosso Zambra.
- Ladispoli: Il divieto include le foci dei fossi Vaccina e Sanguinara.
- Fiumicino: Aree come la foce del Fosso Cupino e la foce del Fiume Tevere sono incluse tra quelle non balneabili.
- Roma: Le zone non balneabili comprendono la Destra Foce del Fiume Tevere e l’area della Tenuta Presidenziale.
- Pomezia: Le foci dei fossi Pratica e della Crocetta sono sotto divieto.
- Ardea: Diverse foci, tra cui quella del Rio Torto e del Canale Biffi, sono incluse nel divieto.
- Anzio e Nettuno: Anche queste zone, in particolare il porto di Anzio e la zona del poligono militare a Nettuno, sono soggette a restrizioni.
In aggiunta alle spiagge, il divieto di balneazione si estende anche a vari laghi della regione. Ad esempio, il Lago di Bracciano presenta aree dove non è consigliabile fare il bagno, come le foci dei fossi del Diavolo e di Quadri.
Fortunatamente, il Lazio è ricco di spiagge incantevoli dove è possibile godere di un mare pulito e cristallino. Località come Sperlonga, Santa Marinella e il litorale di Sabaudia continuano a offrire esperienze balneari sicure e piacevoli. Queste aree, che vantano acque con classificazione “eccellente”, rappresentano alternative valide per chi cerca un momento di relax al mare.
Impatto e conseguenze del divieto
Le restrizioni hanno un impatto significativo non solo sui bagnanti, ma anche sulle attività economiche legate al turismo estivo. Le spiagge rappresentano una risorsa fondamentale per l’industria turistica locale, che si basa su un afflusso consistente di visitatori nei mesi estivi. Il divieto di balneazione può dissuadere turisti e residenti dall’usufruire delle bellezze costiere, con ripercussioni negative per ristoranti, stabilimenti balneari e attività ricreative.
Inoltre, il divieto di balneazione mette in evidenza l’urgenza di affrontare la questione dell’inquinamento ambientale. Le autorità locali e regionali sono chiamate a prendere misure più incisive per migliorare la qualità delle acque e prevenire il deterioramento degli ecosistemi marini. La sensibilizzazione riguardo la protezione ambientale e la gestione sostenibile delle risorse naturali diventano quindi prioritari per garantire la salute dei bagnanti e tutelare l’integrità degli habitat costieri.