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I 5 gossip della settimana: Britney e Justin Timberlake, Phoebe Bridgers

Gossip della settimana 1

Gli ultimi giorni sono stati contraddistinti dal dibattito dopo l’uscita di “Framing Britney Spears” e le accuse a Justin Timberlake. Il cantante ha deciso di replicare e mentre accadeva tutto questo, Rihanna ha scatenato un po’ di caos in India, Phoebe Bridgers si è scagliata contro gli incel e sono arrivate nuove accuse contro Marilyn Manson.

Rihanna

L’India chiede l’arresto di Rihanna. Davvero. Il motivo è il supporto della cantante barbadiana alle proteste dei contadini. Non se ne parla molto in Italia, ma in India è in corso una protesta di grandi dimensioni che coinvolge i contadini indiani, contro una riforma che rischia di metterli completamente in ginocchio. Rihanna, via Twitter, ha mostrato il loro supporto e si è chiesta perché nessuno ne stesse parlando, condividendo un articolo della CNN. Il riscontro avuto dalla popstar non è piaciuto al Ministro degli Esteri, che ha parlato di commenti inaccurati da parte delle celebrità, che si sarebbero intromesse in questioni che non le riguardano e tramite la loro “propaganda” avrebbero minacciato “l’unità dell’India”. Non è piaciuto nemmeno a molte persone che supportano la decisione del governo e che hanno dato il via ad una shitstorm contro Rihanna, chiamandola pornostar e tirando in ballo le aggressioni che Rihanna ha subito dall’ex fidanzato Chris Brown nel 2009. Il Ministro degli Interni Amit Shah ha dichiarato che nessuno potrà minare l’unità nazionale, parlando di propaganda. Democrazia non pervenuta.

Rihanna
© Rihanna / Facebook

Phoebe Bridgers

Durante un’esibizione al Saturday Night Live, Phoebe Bridgers ha deciso di chiudere la sua esibizione provando a spaccare una chitarra. Nulla di nuovo, nel mondo del rock. Sono arrivate poco dopo le polemiche e su Twitter, tra le altre cose, Bridgers è stata accusata di essere privilegiata e di non essere stata sensibile nei confronti di chi non ha soldi nemmeno per comprare una chitarra, per chi soffre a causa della pandemia e così via. Insomma, tutti i mali del mondo sono stati causati da Phoebe Bridgers. Lei ha avuto un battibecco con David Crosby e ha accusato gli incel, sostenendo che tutta la polemica sia nata da una base sessista. La cantante, tra l’altro, si è unita alle accuse contro Marilyn Manson.

Phoebe Bridgers
© Phoebe Bridgers / Facebook

Marilyn Manson

Phoebe Bridgers ha raccontato che Marilyn Manson le aveva parlato di una “stanza degli stupri”. “Ha fatto riferimento a una stanza della casa come “la stanza degli stupri”. Ho pensato che avesse un pessimo senso dell’umorismo da confraternita. Da quel momento ho smesso di essere sua fan. Sto dalla parte di chi si è fatta avanti”. Le accuse rivolte al rocker non sono ancora finite e ora alla lunga lista di donne si aggiunge il nome di Esmé Bianco, attrice de “Il trono di spade”. Lei e Manson hanno avuto una relazione tra il 2009 e il 2011, un rapporto che l’attrice ha definito “tossico”. Bianco ha raccontato che la parte peggiore è iniziata quando lei e Marilyn Manson sono andati a convivere e il cantante aveva il controllo totale della sua vita: “Una volta mi ha rincorsa per casa brandendo un’ascia perché avevo avuto un attacco di panico. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Ad accusarlo c’è anche l’attore Corey Feldman, che ha raccontato di come Manson lo abbia spinto ad assumere cocaina dopo 5 anni di disintossicazione.

Marilyn Manson

Britney Spears

L’impatto del documentario “Framing Britney Spears” è stato enorme: il movimento #freebritney ad oggi conta ancora più sostenitori e potrebbe cambiare concretamente le cose per la popstar. Britney Spears nei giorni scorsi si è espressa per la prima volta dopo l’uscita del documentario del New York Times. Non ha parlato in maniera troppo diretta (il suo fidanzato, invece, sì) ma ha fatto capire di aver apprezzato il supporto dei fan. Nel frattempo, qualcosa inizia a smuoversi anche nella battaglia legale e il potere di Jamie Spears sulle finanze della figlia è sempre più debole.

Britney Spears FB
© Facebook | Britney Spears

Justin Timberlake

L’impatto del documentario si è riversato anche su Justin Timberlake. Il cantante non viene descritto benissimo in “Framing Britney Spears” ed è accusato di aver contribuito al declino della popstar. Timberlake, all’epoca, non aveva espresso parole lusinghiere nei confronti dell’ex in un’intervista radio. Inoltre, viene citato il brano “Cry me a river”, con cui Timberlake si sfogava/vendicava per essere stato tradito. Dopo essere stato travolto da milioni di messaggi e accuse, il cantante ha colto la palla al balzo per scusarsi per il comportamento avuto con Britney Spears ma anche con Janet Jackson. Ricordate il famoso scandalo al Super Bowl e il “nipplegate”? “Sono terribilmente dispiaciuto per il periodo della mia vita in cui le mie azioni hanno alimentato il problema, in cui ho parlato a sproposito o non ho parlato quando avrei dovuto farlo. So di non aver fatto abbastanza in quei momenti, so di aver beneficiato di un sistema che giustifica la misoginia e il razzismo. Voglio scusarmi direttamente con Britney Spears e Janet Jackson perché gli voglio bene e le rispetto”. Timberlake ha ammesso l’esistenza di un’industria “malata” in cui ha avuto dei privilegi rispetto alle colleghe e si vuole impegnare per far sì che non accada di nuovo: “Non ho gestito benissimo questa situazione. So che le mie scuse sono solo un primo passo e non cancellano il passato ma voglio prendermi le mie responsabilità e far parte di un mondo che aiuta e sostiene gli altri”.

Timberlake

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