
Novità in arrivo per chi percepisce l'assegno di invalidità - www.melodicamente.com
È una delle misure di sostegno economico a coloro che, per diverse ragioni, si trovano a percepirlo. Ma qualcosa sta per cambiare ed è bene fare attenzione.
Stiamo parlando dell’assegno di invalidità: ci sono delle nuove agevolazioni per chi lo percepisce ma, anche, la possibilità che possa essere ridotto di valore o addirittura revocato. Cerchiamo di capire insieme di cosa stiamo parlando.
Si tratta di un assegno molto particolare destinato ad una categoria specifica di persone. Ma ci sono delle novità appena arrivate da parte dell’INPS.
Assegno invalidità: cosa devi sapere
Una circolare INPS che starebbe per destabilizzare tutti coloro che si trovano a percepire, per una serie di ragioni e motivazioni, un assegno di invalidità. L’ente previdenziale, infatti, ha comunicato delle importanti novità per quel che riguarda l’assegno ordinario quanto anche la pensione indiretta e, queste novità, riguardano la valutazione del requisito contributivo per il riconoscimento della prestazione.
Partiamo dall’inizio. Quando si parla di assegno di invalidità si identifica una prestazione economica che viene erogata su richiesta dell’interessato, in presenza di determinati requisiti. E’ riconosciuta a chi soffre di infermità fisica o mentale tale da determinare una riduzione della capacità lavorativa pari a meno di un terzo.
Una delle novità possibili sta nel fatto che potrebbe, per alcuni cittadini che lo percepiscono, o essere revocato o anche ridotto. Possibile? Cerchiamo di capire nel dettaglio. L’assegno d’invalidità parziale è una prestazione economica a favore di soggetti con capacità lavorativa ridotta fra il 74 e il 99%, i quali si trovano in stato di bisogno economico.
Può anche essere revocato
L’assegno non è reversibile e, sulla carta, non è compatibile con l’attività lavorativa. L’INPS ha, però, specificato che se l’impiego consente di avere un reddito inferiore a quello stabilito per poter usufruire del beneficio, esso non figura come lavoro e, dunque, dà diritto alla prestazione. Il limite massimo dell’assegno è di in 5771,35 euro l’anno.

Ai fini dell’erogazione dell’assegno stesso, l’invalidità deve essere accertata da una Commissione medica dell’ASL. L’Inps è sottoposto a un obbligo normativo che impone di verificare periodicamente la permanenza delle condizioni patologiche che sono contenute nel verbale sanitario che accerta l’invalidità civile. La stessa Inps può diminuire o revocare un’invalidità laddove, all’esito di una visita straordinaria, ritenga che la situazione sia migliorata.
Ne consegue che l’INPS può ridurre o cancellare l’invalidità, una volta riscontrato un effettivo miglioramento. La mancata presentazione alla visita di revisione comporta la sospensione della prestazione e dei benefici correlati e, successivamente, la revoca ultima dell’assegno di invalidità.