
Nessuna sospensione per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione(www.melodicamente.com)
L’Assegno di Inclusione (ADI), si appresta a subire importanti modifiche per garantire una maggiore continuità nella fruizione del beneficio.
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, in accordo con Palazzo Chigi, ha annunciato l’imminente presentazione di una norma che eliminerà la sospensione obbligatoria di un mese alla scadenza del primo periodo di erogazione dell’assegno, facilitando così il rinnovo e assicurando un sostegno ininterrotto alle famiglie in difficoltà.
Secondo la normativa attuale, l’Assegno di Inclusione, introdotto con il Decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 e convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, prevede un periodo continuativo massimo di 18 mesi di erogazione del beneficio, seguito da una sospensione obbligatoria di almeno un mese prima di poter presentare domanda di rinnovo per ulteriori 12 mesi. Questa pausa, pensata per favorire una verifica delle condizioni di accesso, rischia però di creare discontinuità nel sostegno economico per i nuclei familiari più fragili.
Il 27 giugno 2025 i beneficiari che hanno percepito l’Assegno di Inclusione dal gennaio 2024 riceveranno l’ultimo pagamento del primo ciclo di 18 mensilità. A partire dal 1° luglio sarà possibile presentare la domanda di rinnovo all’INPS, senza dover attendere il mese di sospensione previsto. Questo grazie al contributo straordinario che il Governo si appresta a varare per evitare interruzioni nel sostegno. L’INPS invierà automaticamente un SMS ai beneficiari prossimi alla scadenza, con tutte le istruzioni per presentare la nuova domanda.
Ad oggi, secondo le ultime rilevazioni, sono circa 360mila i nuclei familiari interessati, coinvolgendo oltre 820mila persone in condizioni di fragilità economica e sociale.
Procedura semplificata per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione
Per agevolare i percettori nella fase di rinnovo, il ministero ha reso noto che i nuclei familiari la cui composizione non sia variata rispetto alla precedente domanda non dovranno ripetere l’iscrizione al Sistema Informativo Integrato dei Servizi al Lavoro (SIISL) né sottoscrivere nuovamente il Patto di Attivazione Digitale (PAD) del nucleo. La domanda di rinnovo potrà essere presentata da qualsiasi componente maggiorenne del nucleo, utilizzando lo stesso modello già in uso.
Nel caso di modifiche nella composizione familiare, si dovrà invece seguire la procedura ordinaria di iscrizione al SIISL e sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione. Questo sistema di semplificazione è stato concordato tra il ministero del Lavoro e l’INPS per ridurre gli oneri burocratici e accelerare le pratiche di rinnovo, così da non lasciare senza sostegno economico le famiglie più vulnerabili.

Il ministro Calderone ha sottolineato l’importanza di questo intervento: «L’eliminazione della sospensione fra un ciclo e l’altro dell’Assegno di Inclusione è un passo decisivo per rafforzare il nostro impegno verso le categorie più fragili della società. Questa misura, insieme alle semplificazioni procedurali concordate con l’INPS, garantirà continuità e maggiore efficacia al sostegno economico e alle politiche attive del lavoro».
Ha inoltre ricordato che la legge di bilancio per il 2025 ha previsto un incremento dell’importo mensile dell’Assegno di Inclusione, adeguandolo alle attuali esigenze economiche e sociali. «Si tratta di un contributo straordinario essenziale, soprattutto alla luce delle difficoltà economiche globali che aggravano la condizione delle famiglie più vulnerabili. È un impegno che il Governo prende con responsabilità verso l’intera comunità nazionale, in particolare verso chi rischia di rimanere indietro», ha concluso Calderone.
Requisiti e funzionamento dell’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è destinato ai nuclei familiari con almeno un componente in condizioni di fragilità: disabilità, età inferiore ai 18 anni, età superiore ai 60 anni o inseriti in programmi di assistenza socio-sanitaria certificata. Il beneficio è subordinato al possesso di specifici requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza e condizioni economiche, tra cui un valore dell’ISEE non superiore a 10.140 euro e un reddito familiare annuo inferiore a determinate soglie calcolate in base alla composizione del nucleo e alla presenza di componenti con disabilità o non autosufficienza.