Frank Ocean guadagna quasi due milioni euro con “Blond”

0
373

Dopo il successo del 2012 con il primo album “Channel Orange“, l’artista di Long Beach Christopher Breaux, meglio conosciuto come Frank Ocean, è tornato sulle scene musicali con il suo nuovo progetto “Blond(e)“. E il ritorno è stato di quelli da capogiro.

Frank Ocean, prima di lanciare il disco, ha avuto due accortezze: la prima è stata quella di far crescere a dismisura l’attesa per il nuovo progetto musicale e la seconda è stata quella di abbandonare le due major che avevano pubblicato il suo primo disco, Def Jam e Universal, e pubblicare il secondo con la sua nuova etichetta creata per l’occasione, la Boys Don’t Cry, sempre in esclusiva Apple.

frank-ocean-new-album-stream-640x424

Il risultato? “Blond(e)” è finalmente uscito ed è subito diventato il terzo miglior debutto del 2016 dopo “Views” di Drake e “Lemonade” di Beyonce, almeno stando a quello che dicono le riviste Billboard e Forbes. I magazines hanno fatto un paio di conti in tasca al rapper americano e hanno scoperto che, ipotizzando un guadagno per Ocean del 70% dei profitti di Blonde e considerato che il disco ha venduto oltre 280.000 copie e ha totalizzato 69.1 milioni di streaming, il guadagno al netto delle tasse si aggira sui 1 milione e 770 mila dollari. E parliamo solo della prima settimana.

il 28enne rapper statunitense ha ottenuto questo incredibile risultato nonostante la pirateria si sia accanita contro di lui e contro il suo disco: il Music Business Worldwide e la compagnia anti-pirateria MUSO hanno riportato un numero impressionante di download illegali del disco di Ocean in una sola settimana,  quasi 754.000 copie. Se queste copie fossero state acquistate in modo legale su iTunes Ocean avrebbe guadagnato al netto delle tasse altri 3 milioni di dollari: un numero impressionante per un disco atteso da quattro anni e che ha superato le più rosee aspettative battendo il nuovo album di Kanye West.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.