I parrucchieri francesi fanno lo sciopero della musica

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Come si apprende dall’Ansa, i parrucchieri francesi sono decisi a bandire la musica dai propri locali per protestare contro l’aumento della tassa sul copyright deciso dal Ministero della Cultura.
Il nuovo sistema di calcolo delle tasse imporrebbe ad alcuni saloni di pagare notevolmente di più: è stato calcolato che un salone con otto dipendenti si troverebbe a pagare 263 € all’anno contro i 32 € attuali. Secondo il Ministro della Cultura gli aumenti sono inevitabili, visto che le tasse sono rimaste invariate dal 1983.
Oggi a lavorare in silenzio sono stati solo i coiffeur di Strasburgo, ma lo sciopero della musica potrebbe presto interessare tutto il Paese ed estendersi anche agli altri esercizi commerciali, agli aeroporti, ai parcheggi a pagamento ecc.
Non è il primo caso in cui si verifica una protesta del genere: all’inizio del 2010 i parrucchieri catalani hanno affisso nei loro locali l’invito alla clientela di portarsi la propria musica da casa e su supporti originali, in segno di protesta contro le tariffe troppo elevate imposte dalla SGAE (la SIAE spagnola) per la musica nei locali.

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