In Italia ora esistono alimenti che contengono la farina di insetti: ecco quali melodicamente.com
Dopo il via libera dell’Unione Europea, in Italia è ora possibile trovare sugli scaffali prodotti contenenti polveri di insetti.
La commercializzazione di questi alimenti innovativi è stata regolamentata da quattro decreti firmati di recente dal governo, che definiscono con precisione le modalità di vendita e di etichettatura, in linea con le indicazioni di Bruxelles e in collaborazione con la Conferenza delle Regioni.
I decreti, firmati dai ministeri dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare, delle Imprese e Made in Italy e della Salute, stabiliscono che i prodotti contenenti farina di insetti debbano essere esposti in modo ben visibile sugli scaffali, separati da altri alimenti, con un’etichettatura chiara e trasparente. In particolare, le etichette dovranno indicare la percentuale di polvere di insetti presente, la provenienza e gli eventuali rischi di allergie.
In Italia ora esistono alimenti che contengono la farina di insetti: ecco quali
L’attenzione verso la sicurezza alimentare è massima: la farina di insetti, che deriva principalmente da specie come il grillo domestico, la larva gialla della farina, il verme della farina minore e la locusta, è riconosciuta come fonte proteica di alto valore biologico, sostenibile e sicura. Tuttavia, la presenza di chitina – un polisaccaride che costituisce lo scheletro degli insetti – può provocare reazioni allergiche anche gravi in soggetti sensibili, fino allo shock anafilattico.

Per questo motivo, è indispensabile un’informazione completa e trasparente per i consumatori. Un altro elemento di novità riguarda la terminologia: i prodotti non potranno più essere definiti con la parola “farina”, ma saranno denominati “polveri di insetti”. Questa scelta nasce per evitare confusione con le farine tradizionali di cereali e garantire una corretta percezione del prodotto. Inoltre, è stato esplicitamente vietato l’uso di tali polveri per la preparazione di piatti tradizionali italiani come la pasta e la pizza, per tutelare le tipicità gastronomiche nazionali.
L’attuazione delle nuove regole sarà affidata ai Carabinieri dei Nas, che vigileranno sulla corretta applicazione delle norme e sulla sicurezza dei consumatori. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di coniugare l’innovazione alimentare autorizzata dall’UE con le abitudini alimentari degli italiani, puntando sull’informazione e sulla consapevolezza.
Anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha ribadito l’importanza della chiarezza al consumatore, condividendo le preoccupazioni di associazioni di consumatori e categorie professionali in merito a una possibile vendita inconsapevole di questi prodotti.
Il percorso legislativo prevede ora il parere della Commissione Europea entro tre mesi. Tuttavia alcuni esperti di diritto alimentare e comunitario evidenziano che alcune disposizioni italiane potrebbero risultare incompatibili con le normative europee, più flessibili, e potrebbero richiedere un adeguamento da parte del nostro Paese.
