“Let’s Dance”, il festival musicale dedicato a David Bowie, giunge alla terza edizione

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Con il nome di “Let’s Dance“, richiamando uno dei più grandi successi discografici del Duca Bianco David Bowie, si è aperto a Dublino il terzo festival musicale dedicato al mito del rock morto due anni fa, il 10 gennaio, dopo una lotta di 18 mesi contro il tumore.

Per ben sette giorni, dal 3 al 10 gennaio, la capitale irlandese sarà inondata di eventi musicali, artistici e cinematografici per onorare la memoria di Bowie: tra le novità di quest’anno ci saranno una mostra con 14 litografie originali firmate dalla star, incontri con alcuni tra i suoi più importanti collaboratori da Woody Woodmansey, batterista di Bowie dal 1969 al 1973, a Jonathon Barnbrook che ha disegnato le copertine di alcuni degli album più famosi del Duca (“The Next Day”, “Heathen”, “Reality”, fino al cupo “Blackstar”).

In contemporanea al festival è stata pubblicata una demo proprio del brano “Let’s Dance” per celebrare quello che sarebbe stato il 71esimo compleanno di Bowie. Il pezzo, registrato insieme a Nile Rodgers, Erdal Kizilcay e David Richards ai Montreux’s Mountain Studios in Svizzera, è stato pubblicato per la prima volta in 35 anni dopo essere stato mixato dallo stesso Rodgers e vede alla fine del brano la voce di Bowie ripetere “That’s it, that’s it! Got it, got it!” (È questo, è questo! Ce l’abbiamo, ce l’abbiamo”) alla fine del brano.

Nile Rodgers ha commentato così il brano: “Sono stato benedetto con una carriera meravigliosa ma la collaborazione con David Bowie è stata tra le più importanti e soddisfacenti. Questa demo da ai fans la possibilità di capire come è nato tutto. Mi ricordo di essermi svegliato a Montreux con David che aveva una chitarra acustica nelle sue mani ed esclamava “Nile, caro, penso di aver trovato un successone!”. Questa registrazione è stata il primo passo per capire cosa avremmo potuto fare insieme se io avessi preso le sue canzoni folk e le avessi rese ballabili. È diventato il blueprint non solo per quella canzone ma per tutto il disco. Il tempo che abbiamo passato prima di Natale a registrare il brano è stato pieno di lacrime perchè sentivamo come se David fosse nella stanza con noi. Buon compleanno David, ti amo e manchi a tutti noi!”

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