Made in America: Jay-Z regala un week-end da sogno con i Pearl Jam

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Made in America - Artwork

Jay-Z è la parola chiave del Made in America: la due giorni di festa ideata, progettata ed realizzata per intero a Philadelphia (Pennsylvania) dal rapper americano ha permesso a migliaia di persone (americane e non) di godersi 48 ore di musica. Più di 30 performance si sono alternate su tre stage diversi per un intero week-end: in collaborazione con Budweiser America i giorni 1 e 2 Settembre 2012 si sono esibiti artisti del calibro di Jay-Z, D’Angelo, Skrillex, Calvin Harris, Otto Knows, Rita Ora, The Hives, Afrojack e Pearl Jam. Le esibizioni erano previste a partire dall 13:00 fino a notte fonda su tre stage: Rocky Stage, Liberty Stage e Freedom Tent. Proprio i Pearl Jam sono stati scelti dallo stesso Jay-Z come headliner della serata conclusiva sul Rocky Stage regalando al pubblico presente una performance senza precedenti: Jay-Z sale sul palco ed intona con la band di Seattle una versione di “99 Problems” dopo che questi hanno deliziato il pubblico con 25 canzoni in scaletta tra cui alcune cover.

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Made in America – Artwork

Il festival si è svolto più o meno così: il primo giorno nei rispettivi tre stage si sono alternate la star internazionali di diversi generi musicali come Hip Hop, R&B, Rock mentre termina la serata un’esibizione del rapper americano in compagnia di Kanye West non prima però di un video messaggio proiettato sui maxi schermi da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama accolto in maniera pià o meno benevola. L’attuale Presidente ricorda ai partecipanti di “andare a votare questo autunno”. Subito dopo Jay-Z fa esplodere il palco cantando in sequenza le hit più celebri del suo repertorio.

Ma le sorprese non finiscono di certo qui. Nella conferenza stampa dello scorso Maggio 2012 dove Jay-Z annunciava la realizzazione del festival con nomi di tutto rispetto, ha ben pensato di rendere noto che l’evento in questione è stato interamente pensato e realizzato da lui compresi gli headliner e le altre star che si sono alternate sul palco. Accolta molto bene la sua idea, visto il ruolo di tutto rispetto che si è ritagliato nel panorama della musica internazionale come pochi altri ci sono riusciti. Il secondo giorno, infatti, l’esibizione con i Pearl Jam è la notizia che ha dato maggior rilievo al festival – vuoi per la presenza del gruppo di Seattle vuoi per la performance che hanno regalato al pubblico.  Prima di terminare una setlist che contava 25 brani (dopo aver proposto, cioè, oltre ai propri grandi successi una ccover di “Love reign over me” degli Who e “Know Your Rights” dei Clash) Jay-Z sale sul palco e canta una versione di un suo celebre pezzo “99 Problems” (canzone che parla del problema del razzismo che ancora oggi affligge i ghetti americani) lasciando poi il posto a Eddie Vedder che con i Pearl Jam chiudono con una fantastica cover di “Rockin’ in the Free World” di Neil Young. Ecco di seguito un video amatoriale che lascia all’ascoltatore il gusto dell’immaginazione. Nel frattempo potete gustarvi le immagini in streaming dell’evento

Pearl Jam & Jay-Z- 99 Problems and the beginng Rockin’ In The Free World

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