Napster arriva in Italia ed è legale

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Thorsten Schliesche, Napster Senior Vice President e General Manager Europe

In principio era Napster…. Chi di voi non ha mai conosciuto uno dei primi distributori di musica del mondo? Per i più giovani forniamo qualche cenno storico: nato nel 1999 come programma di file sharing dalle menti di Shawn Fanning e Sean Parker può essere definita la prima piattaforma che ha rivoluzionato il mercato musicale; additato dagli addetti ai lavori come il simbolo per eccellenza della pirateria essendo visto più come un sito web e non come un programma che aveva come obiettivo primario quello di facilitare la condivisione di file. Proprio per questo motivo Napster chiuse i battenti nel 2001 per effetto di un’ordinanza del giudice a causa della ripetuta violazione di copyright.

Nel 2011 la Rhapsody ha acquisito quel che restava di Napster diventando oggi un servizio legale di streaming. Napster arriva ufficialmente in Italia proponendo un ricchissimo catalogo di brani musicali dei più svariati artisti locali e internazionali. Sono oltre 20 milioni i brani a disposizione degli utenti – sia offline che online – riproducibili su sistemi audio, smartphone, tablet e altri dispositivi. Il servizio è disponibile per iPhone, iPad, iPod Touch nonché per gli smartphone e i tablet Android. Oltre al lancio odierno in Italia Napster viene presentato in altri 13 paesi europei, e precisamente in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Francia, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Olanda.

Thorsten Schliesche, Napster Senior Vice President e General Manager Europe
Thorsten Schliesche, Napster Senior Vice President e General Manager Europe

Grazie alla Napster Music Guide curata da esperti del settore è possibile segliere playlist di brani diversi o di singoli artisti oltre ad offrire, attraverso le note e i suggerimenti, la possibilità di conoscere nuove composizioni musicali e ad aver accesso a sessioni dal vivo e interviste esclusive con gli artisti.
Il costo del servizio offerto da Napster è di 9,95€ al mese: gli utenti hanno accesso illimitato allo streaming via web o telefono mobile, sia online che offline. Il pagamento può essere effettuato mediante carta di credito, via PayPal, o con accredito diretto.

Il nostro obiettivo è offrire agli appassionati la possibilità di scoprire la musica in modo flessibile e personale, sia che si tratti delle ultime performance dei grandi artisti internazionali o di nuovi album di artisti locali emergenti” – spiega Jon Irwin, presidente di Rhapsody International, Inc. “Per la diffusione di Napster abbiamo puntato su strategie di partnership al fine di consentire l’ascolto agli utenti sui dispositivi preferiti, ovunque abbiano a trovarsi

Insomma da oggi Spotify e Deezer avranno un concorrente in più, Napster è tornato deciso a riprendere quel posto da leader che sul finire degli anni ’90 gli fu riconosciuto a livello mondiale.

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