Paolo Bovi fonico dei Modà arrestato per molestie a minori

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Paolo Bovi | © Facebook

La notizia è di quelle che non si vorrebbero mai leggere ma che purtroppo continuano a riempire le pagine dei nostri quotidiani: Paolo Bovi, fonico e cofondatore dei Modà, è stato arrestato con l’accusa di molestie sessuali su quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni di un oratorio del Milanese. Martedì 14 Gennaio la polizia ha arrestato il componente della band milanese e poi diposto ai domiciliari affidandolo alla custodia del braccialetto elettronico.

Come riporta il Corriere della Sera: “Paolo Bovi, fondatore ed ex tastierista dei Modà, che dal 2005 è passato dietro il palco come fonico della band che è arrivata seconda al Festival di Sanremo nel 2011 e terza nel 2013. Bovi, che con il leader Kekko fondò la band in un oratorio, come animatore di una parrocchia è indiziato di avere molestato nel 2011 quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni“.

Paolo Bovi | © Facebook
Paolo Bovi | © Facebook

L’uomo era legato alla parrocchia che frequentava con Kekko Silvestri fin dal 2000-2001 quando, il leader della band si trovava li a suonare con il suo gruppo per una serata di beneficenza. Il gruppo e Bovi decisero qualche settimana più tardi di cambiare nome della band in Modà, in onore di un locale di Erba. La loro avventura assieme quindi inizia nel 2000 per poi terminare, come componente della band, ne 2005 quando Bovi, dopo la prima partecipazione al Festiva di Sanremo, decide di far parte del gruppo come fonico partecipando ai più grandi successi della band come l’album “Viva i romantici“.

Appresa la notizia da Kekko e soci la reazione non poteva che essere di sconforto e incredulità. Il gruppo tuttavia ha affidato il suo pensiero ad un comunicato diramato dalle agenzie di stampa:

Siamo agghiacciati alla sola idea che sia potuto succedere quello di cui non abbiamo mai avuto alcun sentore. Speriamo che la magistratura concluda presto le indagini e che il loro esito non sia terrificante come lo è il loro avvio“.

Si attendono ora gli esiti degli accertamenti delle autorità competenti.

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