
L'atteggiamento di chi guarda a terra (www.melodicamente.com)
Entrare in un ascensore può sembrare un’azione banale, ma in realtà è un momento carico di significato e emozioni.
Molti di noi si trovano a dover affrontare la scelta di cosa fare mentre aspettano che le porte si chiudano. Alcuni guardano a terra, mentre altri tirano fuori il cellulare per distrarsi. Ma cosa dicono queste azioni su di noi, secondo la psicologia?
L’ascensore, in quanto spazio ristretto e temporaneo, è un contesto sociale particolare. La presenza di altre persone può generare ansia o imbarazzo, specialmente se non conosciamo gli altri passeggeri. In questo contesto, le scelte di comportamento possono rivelare molto della nostra personalità e delle nostre strategie di coping.
Guardare a terra può essere interpretato in vari modi. Per alcune persone, questa scelta è un segnale di timidezza o insicurezza. Evitare il contatto visivo con gli altri passeggeri potrebbe indicare un desiderio di non essere notati o di non dover interagire socialmente. Questo comportamento è particolarmente comune in individui introversi o in situazioni in cui ci si sente fuori posto.
Inoltre, guardare a terra può anche essere visto come un modo per proteggersi. Concentrarsi su un punto fisso, come il pavimento dell’ascensore, può fornire una sensazione di controllo in un ambiente che altrimenti potrebbe sembrare opprimente. La psicologia suggerisce che questo tipo di comportamento è una forma di difesa contro l’ansia sociale. L’ascensore, con le sue pareti chiuse e la sua limitata capacità di fuga, amplifica questa sensazione di vulnerabilità. Pertanto, distogliere lo sguardo dagli altri può essere un modo per mantenere una barriera psicologica.
L’uso del cellulare come distrazione
D’altro canto, utilizzare il cellulare in ascensore rappresenta un’altra strategia di coping. Oggi, la maggior parte delle persone ha accesso a un dispositivo mobile che offre una vasta gamma di distrazioni, dai social media alle notizie, ai giochi. Tirare fuori il cellulare può fungere da scudo contro il disagio sociale. In questo modo, ci si dà l’illusione di essere occupati, evitando la necessità di interagire con gli altri.
Dal punto di vista psicologico, l’uso del cellulare in situazioni come queste può anche riflettere un bisogno di connessione. Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci consente di essere sempre connessi, e quindi anche un semplice viaggio in ascensore può diventare un’opportunità per controllare messaggi o notifiche. Questo comportamento può essere interpretato come un tentativo di mantenere un contatto con il mondo esterno, che può risultare rassicurante in un ambiente percepito come claustrofobico.

Un altro aspetto interessante legato al comportamento in ascensore è la questione del contatto sociale. Gli studi dimostrano che le interazioni sociali, anche quelle brevi e apparentemente insignificanti, possono influenzare il nostro stato d’animo. Un sorriso o un semplice saluto da un altro passeggero possono migliorare la nostra giornata, mentre l’assenza di interazione può lasciare un senso di solitudine. In questo contesto, la scelta di guardare a terra o utilizzare il cellulare può essere vista come una forma di evitamento di un’opportunità sociale.
Tuttavia, non tutte le persone reagiscono allo stesso modo. Alcuni possono sentirsi a proprio agio nel rompere il ghiaccio con un estraneo, avviando una conversazione durante il tragitto. Questo comportamento è spesso associato a personalità estroverse, che tendono a cercare interazioni sociali e a trarre energia da esse. La psicologia della personalità ci insegna che le persone estroverse sono più propense a cercare connessioni sociali, mentre gli introversi possono sentirsi esausti da tali interazioni.
Osservare le abitudini legate a momenti così brevi ma ricchi di significato, come un viaggio in ascensore, ci permette di comprendere meglio noi stessi e gli altri.