
Il miracoloso colore turchese del Lago di (www.melodicamente.com)
A circa 1.925 metri di altitudine, si trova un incantevole lago, una delle meraviglie naturali più suggestive dell’intero arco alpino.
Posizionato a pochi chilometri da Cortina d’Ampezzo, sud-est del Passo Tre Croci, questo specchio d’acqua glaciale è famoso soprattutto per il suo colore turchese intenso, che cattura l’attenzione di escursionisti e amanti della natura da tutto il mondo.
Il fascino principale del Lago di Sorapis risiede senza dubbio nella sua particolare colorazione: un turchese brillante, quasi surreale, che si distingue per la presenza di sottili venature lattiginose. Questo fenomeno cromatico è dovuto alle particelle minerali provenienti dal ghiacciaio che alimenta il lago. Durante lo scioglimento, infatti, minuscole polveri di roccia si depositano sul fondale, riflettendo la luce in modo unico e creando la celebre sfumatura che ha reso il lago un’icona paesaggistica delle Dolomiti.
Il lago è un bacino di origine glaciale che si forma direttamente nella roccia senza deflussi superficiali; l’acqua si infiltra nel sottosuolo e riemerge più a valle nella cascata chiamata “el Piss”, da cui deriva il nome locale del gruppo montuoso “Sora el Piss”, ovvero “sopra la cascata del Piss”. Questo ciclo naturale di riempimento e prosciugamento è strettamente legato allo scioglimento stagionale dei ghiacciai e contribuisce a mantenere la sua straordinaria vitalità ambientale.
Escursioni e itinerari panoramici: dal Passo Tre Croci al Lago di Sorapis
Il punto di partenza privilegiato per raggiungere il Lago di Sorapis è il Passo Tre Croci, a 1.809 metri, valico alpino storicamente importante e frequentato dagli escursionisti. Da qui parte il sentiero CAI n. 215, un percorso di circa 11 km con un dislivello di 300 metri, che richiede circa due ore di cammino a tratta. Il sentiero si snoda tra boschi di conifere e offre panorami spettacolari verso il Gruppo del Cristallo, i Cadini di Misurina e le leggendarie Tre Cime di Lavaredo.
Il sentiero 215, di difficoltà da facile a media, presenta tratti attrezzati con scale metalliche e cavi di sicurezza in prossimità di cenge esposte, che aggiungono un tocco di avventura all’escursione. Giunti al Rifugio Alfonso Vandelli, costruito nel 1890 e gestito dalla sezione veneziana del Club Alpino Italiano, i visitatori possono godere di una vista eccezionale sul lago e sulle imponenti cime circostanti, con in primo piano il famoso “Dito di Dio”, un pinnacolo roccioso alto 2.603 metri che domina il paesaggio.
Per chi cerca un’esperienza più impegnativa e panoramica, è possibile optare per un anello escursionistico che attraversa la Forcella Marcoira, tramite i sentieri n. 213 e 216. Questo percorso più lungo (circa 14 km e 700 metri di dislivello), della durata di circa cinque ore totali, si addentra nel bosco di Ciampo Marzo, tocca il pianoro di Tardeiba e offre vedute mozzafiato sulle Tofane, il Monte Cristallo e sull’altopiano del Ciadin del Loudo, estendendosi fino alle Dolomiti di Sesto, con panorami sulle Tre Cime di Lavaredo, la Croda dei Rondoi e il Lastron dei Scarperi. Questo itinerario rappresenta una valida alternativa per sfuggire alla folla estiva e vivere il lago in totale immersione nella natura.

Durante la stagione invernale, il Lago di Sorapis si trasforma in un paesaggio di silenzio e ghiaccio. La superficie si ghiaccia completamente e il Rifugio Vandelli chiude le sue porte, ma il lago conserva una magica atmosfera ovattata. Il sentiero 215 rimane percorribile esclusivamente da escursionisti esperti, equipaggiati con ciaspole e attrezzature adeguate, poiché alcuni tratti possono risultare scivolosi e pericolosi per la presenza di ghiaccio e neve.
Nonostante il fascino dell’inverno, la stagione più indicata per visitare il lago resta l’estate, quando è possibile ammirare il massimo splendore delle acque e, in alcune aree, rinfrescarsi lungo le sue sponde. L’ice climbing rappresenta un’attività molto apprezzata durante l’inverno: la cascata del Piss si ghiaccia, offrendo una spettacolare parete verticale di cristallo.