
Detrazioni fiscali e centri estivi: cosa prevede la normativa (www.melodicamente.com)
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, molte famiglie italiane si trovano ad affrontare l’onere economico dei centri estivi.
Le spese sostenute per la frequenza ai centri estivi nel 2024 non sono detraibili nella dichiarazione dei redditi 2025, creando un importante nodo fiscale per i genitori. In questo contesto, esiste però un metodo legale, riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, che consente di ottenere un risparmio fiscale parziale grazie alla classificazione del centro estivo come struttura sportiva.
In Italia, la normativa fiscale prevede diverse agevolazioni per spese sostenute in favore dei figli, come quelle per l’istruzione, l’attività sportiva, i servizi di trasporto e le spese sanitarie, tutte con una detrazione Irpef del 19%. Tuttavia, le spese per i centri estivi tradizionali, organizzati da ludoteche, scuole chiuse o strutture ricreative generiche, non sono incluse tra le voci detraibili. Questa esclusione è fonte di difficoltà per molte famiglie, soprattutto quelle con entrambi i genitori lavoratori, poiché l’alternativa ai centri estivi, come l’assunzione di babysitter per l’intero periodo estivo, risulta generalmente più onerosa e anch’essa non detraibile.
I centri estivi rappresentano una soluzione ideale per garantire ai bambini un ambiente sicuro dove giocare e socializzare, con attività che spaziano dai laboratori creativi alle gite, fino agli sport all’aria aperta. Tuttavia, il costo può essere significativo, così che molte famiglie si chiedono se esista un modo per ottenere un risparmio fiscale.
I centri estivi sportivi: la chiave per la detrazione
Un’opportunità di detrazione si presenta nel caso in cui il centro estivo sia organizzato da associazioni sportive dilettantistiche o centri sportivi. In questi casi, se l’attività prevalente proposta durante la frequenza è di natura sportiva, la spesa sostenuta può essere portata in detrazione come spesa sportiva, sempre con la percentuale del 19%.
Per accedere a questa agevolazione, la ricevuta di pagamento deve indicare chiaramente che si tratta di un “centro estivo sportivo” o che l’attività principale svolta dal bambino è sportiva. Così facendo, la famiglia può inserire la spesa nel modello 730 nella sezione dedicata alle spese sportive, usufruendo di un tetto massimo di 210 euro annui per figlio. Questo limite impone quindi una massimale alla detrazione, che corrisponde a un rimborso massimo di circa 39,90 euro per spese sostenute fino a 210 euro.
È importante sottolineare che questa detrazione si somma ad altre spese sportive sostenute durante l’anno: se la soglia dei 210 euro è già stata raggiunta con altre attività sportive, l’eventuale spesa per il centro estivo sportivo eccedente tale importo non sarà più detraibile.

Nella scelta del centro estivo, dunque, è fondamentale valutare non solo il costo e la varietà delle attività offerte, ma anche la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale. Se la famiglia non ha ancora raggiunto il limite massimo delle spese sportive, orientarsi verso un centro estivo sportivo organizzato da associazioni riconosciute può rappresentare un vantaggio economico.
Va ricordato che i centri estivi organizzati in ludoteche o scuole, pur spesso meno costosi, non danno diritto a detrazioni. Pertanto, una valutazione attenta delle proprie spese sportive annuali e delle offerte formative proposte dai diversi centri è essenziale per ottimizzare il risparmio fiscale.
Come richiedere la detrazione nel modello 730
Per ottenere la detrazione, è necessario presentare la documentazione attestante la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi, compilando il modello 730. La detrazione riguarda figli con età inferiore ai 18 anni e si applica solo alle spese effettivamente pagate e documentate con ricevute fiscali.
Le famiglie possono rivolgersi a un centro di assistenza fiscale (CAF) o a un consulente abilitato per l’inserimento delle detrazioni nel modello 730, oppure procedere autonomamente tramite il modello precompilato disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione necessaria.