Pat Metheny plays covers: è uscito “What’s it all about”

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Pat Metheny | © VALERY HACHE/Getty Images

Pat Metheny torna con un nuovo disco solista dal titolo “What’s it all about“, pubblicato oggi, 15 giugno,  per l’etichetta Nonesuch Records. L’album è un percorso storico attraverso il passato musicale di Metheny, infatti è egli stesso a raccontarci:

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Pat Metheny | © VALERY HACHE/Getty Images
“I wanted to record some of the music that was on my radar before I ever wrote a note of my own, or in a few cases, even before I played an instrument”  (Ho voluto registrare parte della musica che è ho incontrato lungo il mio percorso prima che io stesso scrivessi qualcosa di mio o in alcuni casi, prima che suonassi uno strumento). Un percorso musicale guidato attraverso mondi musicali differenti: a farci da guida in questo bel viaggio è proprio Pat Metheny che ha scelto dieci covers per completare la tracklist. Tra queste: “That’s the Way I Always Heard it Should Be” di Carly Simon, “The Sound of Silence” di Paul Simon ( già Simon and Garfunkel ) e “And I Love He”  dello storico duo Lennon-McCartney e per finire brani di Henry Mancini e di Antonio Carlos Jobim. L’idea di scegliere, registrare e pubblicare un nuovo lavoro è nata in via del tutto eccezionale, come dice Metheny stesso “I was just kind of playing for fun, doing stuff I thought maybe I would enjoy hearing“.   La chitarra utilizzata da Metheny è quella acustica baritono già utilizzata nel disco “One quiet night”, ci aspetta dunque un album con sonorità intense ed affascinanti. Contestualmente all’uscita di “What’s it all about” seguirà il tour che porterà Metheny in giro per tutti gli Stati Uniti. A partire da ottobre sarà invece in Europa e per averlo in Italia ci toccherà aspettare novembre; per chi volesse già prenotare i biglietti può scegliere fra quattro date attualmente disponibili: 12 novembre all’Europauditoirum di Bologna, 13 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, 14 novembre al Teatro C. Gesualdo di Avellino e infine il 15 novembre a Bari.    

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Filippo Cosentino è uno dei chitarristi emergenti dell’attuale panorama musicale. Ne fanno fede il già importante numero di partecipazioni che ha collezionato sia in tournée sia in ambito discografico: nel pop con Dario Dima, Diamante, Emile Rivera, Luca Mercurio, Men in flow, Riccardo Cavalli, Marco Rotellini, Pest e Personaggi Scomodi, Hi Life Connection, Roberto Cerrato, Daniele Bruno, Alessandro Musio, Mariano Pappalardo ed Alessandro Angeletti (Green Production) con i quali collabora in qualità di turnista ed arrangiatore; nel blues con James Thompson, Marco Pandolfi, Nick Becattini, Giorgio Cavalli; nel jazz: Arnaldo Acosta, Daniel Alvarez, Teo Ciavarella, Renzo Coniglio, Cukin Curiel, Carlitos Estrada , Federica Gennai, Pietro Lomuscio, Alessandro Minetto, Barend Middelhoff, Rafelito Mirabal, Irene Robbins, Gianni Serino, Marco Soria, Don Stapleson, Carl Silberschlag, James Thompson, Felle Vega, Wann Washington, The Michele Borlini Jazz Band (sul disco Pest e Personaggi scomodi-Bootleg). Ha anche collaborazioni nel mondo del teatro (con Andrea Giordana) e in quello del cinema: nel 2010 ha composto la colonna sonora del cortometraggio Elogio alla solitudine (RaiCinema) del regista Emanuele Caruso. Il corto è stato selezionato per il 63° Festival del Cinema di Cannes, e per il Trento Film Festival. Chitarrista apprezzato per la sue versatilità, è stato spesso invitato ad importanti festival italiani ed internazionali: Alba Music Festival, Suoni dalle Colline di Langhe e Roero, Moncalieri Jazz, Open World Jazz Festival (Ivrea), Acoustic Guitar International Meeting, finalista alla 13^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani. Vincitore nel 2003 del concorso nazionale “Buona musica a tutti!” della rivista Chitarre. È Direttore Artistico della rassegna internazionale San Giuseppe in jazz, del Premio Targa Milleunanota ed è endorser Breedlove Guitar Company.

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