Sanremo 2021, lo sfogo dei Jalisse dopo l’ennesima esclusione

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Morgan non è il solo a non aver preso bene l’esclusione da Sanremo 2021 (e, nel suo caso, da Sanremo Giovani). Dopo l’annuncio dei concorrenti della prossima edizione del Festival, anche i Jalisse hanno voluto dire la loro: “Jalisse a Sanremo? 24 volte no!” hanno scritto nel lungo sfogo sulla pagina Facebook. A quanto pare i Jalisse si sono visti chiudere la porta in faccia, in tutti questi anni, dopo aver proposto 24 brani. E anche quest’anno è andata così:

Anche stasera, come da 24 anni, Alessandra e Fabio hanno seguito la tv per scoprire i nomi dei big che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo 2021! Anche stasera, come da 24 anni, con 24 canzoni diverse presentate, i Jalisse non sono stati scelti tra gli artisti che saliranno su quel palco. Chissà, ci aspettavamo una sorpresa dell’ultimo minuto, del resto siamo sognatori.

Dopo una presentazione del suo percorso artistico, Fabio Ricci racconta dell’incontro con Alessandra Drusian e della loro vittoria a Sanremo nel 1997, con l’ormai leggendaria “Fiumi di parole”:

Quella notte del 22 febbraio 1997 Alessandra e Fabio hanno creato un caso irrisolto, “un mistero”, come scrisse Aldo Grasso, come disse Baudo nel 2007 (a proposito ha scoperto lui la Drusian a GranPremio nel ’90 e i Jalisse nel ’95 a Sanremo Giovani) ma non per tutti, pare… e ciascuno ha formule magiche diverse. […] Noi non vogliamo far parte del mistero, vogliamo chiarezza e lavoro! Quindi ogni anno, con il cuore impavido, da 24 anni, ci incolliamo alla tv, mano nella mano e come due sognatori innamorati, come quando aspetti fino a tardi l’arrivo di Babbo Natale o quando sei l’ultimo di una lunga fila e speri che sia il tuo turno e invece ti chiudono la porta. Noi ci auguriamo che tra quei nomi appaiano anche Alessandra e Fabio, con la nuova canzone presentata alla commissione, puntualmente, come ogni anno.



I Jalisse proseguono facendo un elenco di alcuni dei brani proposti negli anni e parlando di un sistema in cui è difficile entrare senza le conoscenze giuste e l’appoggio di alcune case discografiche. Un sistema di “amici”, insomma, dal quale vengono puntualmente esclusi senza che siano forniti motivi validi:

E allora voglio capire! Perchè questo stato di non considerazione fa male a chi fa musica seriamente, a chi investe tempo e soldi, a chi fa sacrifici, a chi ha chiesto ai propri genitori di sacrificarsi per arrivare ad un sogno, a chi svolge con professione ed amore il proprio lavoro, a chi rappresenta (nel suo piccolo) la musica italiana all’estero, mentre a casa, in Italia, deve sentirsi al centro di un “Giallo Sanremese”, come un episodio da non replicare quel 97, un vincitore da dimenticare, una forma di emarginazione… vigliacca! Eppure abbiamo vinto il 47° Festival di Sanremo, due premi, uno agli autori, grazie a quel pubblico che ci ha votati, con quelle testimonianze spontanee che ancora ci arrivano, di aver avuto “carrettate di voti quella sera”. Con il sottofondo ancora oggi, della gente che fischietta Fiumi di parole e non solo in Italia, ma in tutto il mondo! E ne abbiamo avuto di conferme grazie alla nostra partecipazione a Ora o mai piu’ con Amadeus e a Tale e quale con Carlo Conti, che ci hanno permesso di tornare in prima serata RAI e di ritrovare il nostro pubblico televisivo italiano che non abbiamo mai perso, che ci ha cercato. Eppure ci siamo messi in gioco diverse volte come a The Voice, con Alessandra padrona di se stessa senza cadere nelle trappole della disperazione che fa tanto televisione d’effetto. Ma il nostro luogo congelato è il Festival di Sanremo!

Una selezione comporta naturalmente degli esclusi ma, in effetti, al ventiquattresimo tentativo si può pensare che ci sia qualcosa che non va. I Jalisse si definiscono “Piccoli artigiani della musica che vogliono essere considerati come una qualsiasi attività produttiva italiana, seria, professionale, impegnata anche nel sociale con convinzione e non per maschera” e chiedono di poter avere un’altra possibilità:

Mando il mio sincero in bocca al lupo ai colleghi che saliranno su quel palco del Festival 2021, felice per chi riprende il lavoro. Alla stampa, alla tv, alle radio invio un messaggio: se non vedrete i Jalisse ancora sul palco di Sanremo 2021 non sarà perchè sono spariti o perchè hanno cambiato lavoro, ma ancora una volta perchè non è stata data loro l’opportunità!

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