La Griffe: “Hypno-pop”. La recensione

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Anticipato dal singolo/videoclip “Where Are you Going?”, è uscito “Hypno-pop“, l’EP di debutto della band romana La Griffe, nata dalle ceneri dei Controverso e che presenta influenze techno ed electrohouse inserite in un contesto marcatamente pop.

Nati nel gennaio 2014, i La Griffe sono attualmente composti da Riccardo Vinciguerra (voce), Daniele Perticaroli (chitarre) e Dj Max Stanzione (console e sequenze) e il loro sound risente di questa formazione, barcamenandosi tra influenze techno ed electrohouse in un progetto equilibrato che vuole fare convivere pop ed elettronica. Il gruppo vanta la collaborazione e partecipazione nel 2014 al film “Di tutti i Colori” di Max Nardari (a breve nelle sale italiane) nel quale la band ha recitato nel ruolo di se stessa suonando una traccia inedita, “Disco dance“, che è stato presentato al Derby del Cuore 2014 allo Stadio Olimpico di Roma di fronte a 40.000 spettatori. Ad inizio di quest’anno il gruppo si esibisce prima sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma assieme all’Orchestra Internazionale di Roma e al maestro Amedeo Minghi e dopo presso il Contestaccio a supporto dell’ex Litfiba Gianluigi Cavallo detto “Cabo”.

I La Griffe hanno nei primi tempi preso il repertorio dei Controverso e lo hanno modernizzato, eliminando una chitarra e facedolo diventare più minimale, sperimentale ed elettronico, grazie anche all’apporto del dj/producer Max Stanzione. Successivamente il duo Vinchiguerra-Perticaroli ha cominciato a produrre e registrare nuove canzoni e il 22 settembre 2015 pubblicano il loro primo lavoro “Deserto“, seguito successivamente da “Altrove“, per poi dare alle stampe il loro primo EP “Hypno-pop”.

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La Griffe – “Hypno-pop” – Cover

Cos’è “Hypno-Pop“? “Hypno-pop” è un lavoro particolare, dove l’elettronica si mescola al pop ma in maniera sottile, non eccessiva, senza essere invadente e/o ossessiva. Così come nel singolo “Where are you going?“, la base musicale serve solo come tappeto sonoro per raccontare storie, quadri generazionali dei nostri giorni. Ne è un esempio “Deserto“, canzone che grazie alla musica e al cantato esprime tutta l’angoscia della vita moderna, di un oggi vissuto come in un luogo arido di vita e emozioni dove l’unica speranza è che qualcosa cambi.

Altrove” ha un ritmo quasi EDM e rimane impressa, soprattutto per la parte finale, molto melodica e capace di restare nella testa (“Tu sei qui con me in ogni altrove“) e “Suoni” richiama quasi il pop anni ’80 alla Decibel, grazie anche alla voce effettata. L’EP si conclude con il remix di Max Stanzione e Max Crisafulli di un brano dei controverso, “Non ti girare“, e qui viene fuori un pezzo che viaggia tra interruzioni alla Deadmau5 e intermezzi molto melodici che lasciano il segno.

Hypnp-pop” sarà anche un EP di debutto ma si vede benissimo da quanto tempo i La Griffe fanno musica e vivono di musica: la qualità delle strutture compositive, dei testi e della produzione fa intuire un grande lavoro alle spalle. La scelta di passare dal pop ad un percorso molto personale di eliminazione del superfluo per puntare all’elettronica come struttura portante deve essere costato tempo e fatica ma il risultato finale è più che apprezzabile e richiama alla mente un progetto simile che già recensimmo su queste pagine, quello dei Monkey Mono e The Machine Orchestra. E come allora non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento.

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