I “Goods” di Edda Magnason

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Per chi la ascolta per la prima volta, la musica di Edda Magnason, talentuosa songwriter svedese, è un mondo a sé stante, fatto di melodie pop e di immagini bizzarre, quasi sospeso nel tempo con le sue suggestioni retrò eppure attuali.

Il modo migliore per comprendere appieno la sua musica è sicuramente ascoltare il suo album “Goods” o cominciare dal suo singolo, “Blondie”, per capire la sua visione del pop, un pop con influenze di musica classica, folk e jazz.

Anche per questo motivo “Goods” risulta un disco molto ricco sia musicalmente, grazie al lavoro fatto anche in studio di registrazione, sia a livello di testi, dove la Magnason racconta il mondo che la circonda. Il disco è accompagnato da alcuni disegni opera della stessa cantante, sospesi tra il mistero e la riflessione di sé, un altro modo per comprendere il pensiero e il lavoro di questa ragazza.

Una ragazza che però non ha paura di schierarsi lancia in resta contro la mercificazione del mercato della musica, come si legge in una canzone del disco, “Magpie’s Nest”, dove la Magnason canta “Gli artisti vendono le loro canzoni ai pannolini, ai jeans e alle macchine“. E nel disco vengono affrontati sia argomenti politici che argomenti sociali, oltre alla mercificazione della musica usata per accompagnare per esempio uno spot, cosa da evitare per la Magnason, che dice: “la musica si merita qualcosa di più” che essere svenduta.

Una ragazza con le idee chiare, da seguire con interesse.

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