RNDM: “Acts”. La recensione

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RNDM - Acts - Artwork

Uscirà nel mercato discografico il prossimo 30 Ottobre 2012 l’album “Acts”, primo lavoro discografico del supergruppo RNDM che vede alla formazione Jeff Ament (bassista dei Pearl Jam) Joseph Artur songwriter e musicista americano e Richard Stuverud batterista. La conoscenza tra i tre risale al giugno del ’99: Joseph Artur fece da apertura al concerto che i Three Fish (il gruppo alternative rock fondato da Jeff Ament che vedeva alla batteria proprio Richard Stuverud) tennero al New York club Wetlands e subito fu feeling; un’amicizia telematica ha tenuto impegnati i tre membri per ben 10 anni, prima che si chiudessero nello studio di registrazione presso la casa di Ament a Seattle e dar vita a ben 20 canzoni: 12 di queste compongono la tracklist del loro primo lavoro in studio dal titolo “Acts”. Frutto di una jam session i tre hanno registrato numerose campionature (diventate per l’appunto brani) le cui sonorità sono frutto di una trasposizione di idee già sperimentate ma dal tono più frizzante, personalizzate.

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RNDM – Acts – Artwork

Acts – tracklist:

1. Modern Times
2. Darkness
3. The Disappearing Ones
4. What You Can’t Control
5. Hollow Girl
6. Walking Through New York
7. Look Out!
8. New Tracks
9. Throw You to the Pack
10. Williamsburg
11. Letting Go of Will
12. Cherries in the Snow

Il primo lavoro discografico si apre con il singolo che ha anticipato la pubblicazione dell’album e la notizia circa la nascita dei RNDM: “Moden Times” presenta tutti i canoni del singolo da sparare in radio, il sound è caratterizzato dall’inconfondibile fraseggio di Jeff Ament che imprime un’energia che cresce esponenzialmente durante l’ascolto. In alcune tracce come la terza ‘The Disappearing One’ è facile che la melodia richiami un pò la struttura delle canzoni alle quali ci hanno abituati gli U2: lo stesso discorso vale per la quarta traccia dell’album “What You Can’t Control”.

“Hallow Girl” riprende la struttura delle canzoni dei Pearl Jam: il fraseggio di chitarra fa da accompagnamento valorizzando l’ineccepibile basso di Ament e la batteria che sovrasta la voce di Joseph Artur – il riff di chitarra nel ritornello merita particolare attenzione per lo spirito frizzante che infonde al brano. Il controtempo finale di “Hallow Girl” anticipa la piatta melodia di “Walking Through New York” mentre è fantastico ascoltare un brano come “Look Out”: è un’energia a sé stante un punto di rottura nella tracklist che compone l’album.

“Throw You to the Pack” è l’unico brano della seconda parte della tracklist che possiamo definire American Rock, poichè ci sono brani come “New Tracks” o “Letting Go of Will” dalle partiture pop rock mentre infonde allegria il fraseggio del brano ‘Willimasburg’: anche questo rimanda un pò alle sonorità degli U2 solo che le percussioni sostituiscono la batteria ed il risultato è un brano che si lascia ascoltare con piacere. Chiude la tracklist “Cherries in the Snow” con l’armonica ed il giro di chitarra iniziale, un richiamo ai menestrelli del folk-country americano.

Nonostante è palese l’influsso delle partiture scritte da Jeff Ament ed il sound non è innovativo bensì, rappresenta una rivisitazione personalizzata del sound che ha caratterizzato buona parte della musica dagli ultimi 20 anni a questa parte, il CD risulta di facile ascolto e non annoia per niente durante l’ascolto. Il tour che porterà i RDNM in giro per Stati Uniti d’America e Canada partirà il prossimo 2 Novembre e terminerà il 27 dello stesso mese a Seattle. Un buon punto di partenza per essere il primo lavoro del gruppo, ancora lontano da un sound che porti il marchio del gruppo. Sulla fiducia.

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