Secondary ticketing, il governo inglese passa al contrattacco

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Il governo britannico ha deciso di dare una svolta alla lotta contro il secondary ticketing e sta puntando ai bagarini che usano programmi informatici per comprare biglietti in grande quantità e rivenderli poi a prezzi maggiorati.

Secondo la BBC, il portavoce del Department for Culture, Media and Sport (DCMS) ha dichiarato questa pratica “non corretta dal punto di vista commerciale” e il membro laburista del Parlamento Britannico Sharon Hodgson, che da anni si batte per la riforma della vendita dei biglietti, ha salutato queste misure come l’unica arma per distruggere un mercato illegale e parassitario: “Questa misura proteggerà i fans ma c’è ancora molto lavoro da fare per far sì che queste misure siano efficaci e non siano aggirabili dai bagarini.”

Adele

Il governo inglese ha deciso di prendere misure drastiche dopo che artisti del calibro di Adele ed Ed Sheeran hanno visto i loro biglietti vendersi in pochi minuti e poi ricomparire in alcuni popolari siti di rivendita a prezzi maggiorati: coloro che saranno riconosciuti colpevoli di tale comportamento saranno puniti da un emendamento del Digital Economy Bill dove verrà specificato che è illegale usare “bots” per bypassare il numero massimo di biglietti che possono essere comprati da una singola persona e saranno multati pesantemente.

Jo Dipple, il Responsabile Esecutivo di UK Music, ha dato il suo benestare al provvedimento: “Questo guadagno massivo è fatto da persone senza scrupoli che si stanno approfittando dell’industria musicale allontanandola dai fans. Bannare questi bots è solo il primo passo lungo il cammino che assicurerà al mercato dei biglietti degli eventi live di funzionare più correttamente.”

Al momento al vaglio del DCMS, che si sta avvalendo della consulenza della Competition and Market Authority e del professore Michael Waterson, ci sono misure come misure più forti antibagarinaggio, la possibilità di riportare attacchi da parte di bots, il rafforzamento dei diritti dei consumatori già esistenti e misure supplementari per le compagnie di vendita dei biglietti che non si porranno in prima linea in questa lotta. Misure peggiori sono previste per i siti di rivendita dei biglietti che non proveranno di aver fatto tutto il possibile contro l’azione dei bagarini.

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