Morgan, cos’è successo dopo lo sfratto e la polemica ad Avellino

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© Facebook / Morgan

Ultimamente si sente parlare spesso di Morgan, soprattutto per i suoi problemi finanziari, che lo hanno portato ad essere sfrattato dalla sua casa di Monza.

Marco Castoldi ha dichiarato di non aver visto molta solidarietà da parte dei suoi colleghi, a parte alcune eccezioni. Tra queste c’è Simona Ventura ma anche Vittorio Sgarbi, che si è subito mobilitato per trovare un nuovo posto all’artista. Proprio Sgarbi ha dichiarato di aver trovato una sistemazione a Morgan, chiedendo però di non allontanarlo dalla sua casa di Monza, dove conserva tutto il suo lavoro e moltissimi cimeli:

Ho impartito le necessarie direttive ai miei uffici perché, almeno fino alla scadenza del mio mandato (tra 4 anni) Palazzo Savorelli possa ospitare lo studio di Morgan. Qui potrà trasferirsi già nei prossimi giorni. L’arte e la creatività vanno sostenute in maniera concreta. Qui Morgan potrà insegnare il suo magistero ai giovani sensibili alla musica.

Lo scontro con le ex compagne

Negli ultimi mesi Morgan è apparso diverse volte in tv, anche nel salotto di Barbara d’Urso, per parlare della sua situazione finanziaria e dei problemi con le ex compagne. Per quanto riguarda la casa di Monza, il pignoramento è avvenuto per il mancato pagamento degli alimenti alle figlie delle sue ex compagne e un debito con Equitalia. Morgan ha dato la colpa al commercialista per il debito e si è scontrato sia con Asia Argento che con Jessica Mazzoli. Lo scontro con la prima dura ormai da diversi anni: i due hanno una figlia, Anna Lou, e più volte la Argento ha lamentato i mancati pagamenti degli alimenti. Lo stesso vale per Jessica Mazzoli, che da Castoldi ha avuto la piccola Lara, anche se i tra due la situazione sembra essere più distesa.

Il caso di Avellino

Nei giorni scorsi Morgan si è esibito ad Avellino in occasione dell’Irpinia Street Mood, un festival dedicato al cibo di strada. L’ex cantante dei Bluvertigo si è lamentato per lo scarso compenso – 5000 euro – ottenuto, sostenendo che si trattasse di una mancanza di rispetto nei suoi confronti. La polemica è esplosa su Facebook, dove Morgan aveva scritto di voler devolvere il cachet ad un’associazione che supporti i senzatetto:

Io non voglio suonare con questa scenografia offensiva a tre giorni da uno sfratto, chiunque abbia pensato di fare questo è una persona che mi vuole umiliare. […] Io trovo umiliante vedere un grande artista buttato in mezzo a una strada che suona per cinquemila euro con cui a stento riuscirei a pagare le spese di viaggio, perché in questo momento sono sulle prime pagine di tutti i giornali e quindi il mercato ne dovrebbe tenere conto. Invece mi pagano come un principiante con una scenografia che non solo non è di mio gradimento, ma è di cattivo gusto,e non sto parlando della città di Avellino, ma di una strada qualsiasi dietro il palco, anche se fosse stata L’Appia antica. Quindi sapete cosa vi dico: ho talmente rispetto delle persone, anche se fossero 3 soltanto che sono venute per vedere il concerto e magari sono già lì, io canterò stasera in quella merda di contesto e questi soldi verranno devoluti a delle famiglie senza tetto, ma voglio avere la garanzia – conclude Morgan – che questo avvenga e scusate se vi chiedo di darglieli tutti e di non mettere fuori le vostre spese.

In molti hanno fatto notare a Morgan che in quella stessa strada si sono esibiti artisti del calibro di Pino Daniele, criticando la sua lamentela per il compenso. Dopo le polemiche, il cantante ha dovuto chiarire che la sua non era una critica alla città di Avellino:

Avellino non c’entra niente e ieri sera ho detto subito che io non volevo suonare con promoter così sciatti e poco rispettosi della mia vicenda umana, poi pensando al pubblico che non aveva nessuna responsabilità ho detto che avrei suonato ma solo a patto di devolvere il compenso ad una organizzazione che si occupa di famiglie in difficoltà. Ditemi quale ironia sarebbe lecita? A meno di essere dei cani a cui viene impartito il comando: attacca!

Gli organizzatori del festival hanno rilasciato una lunga nota per chiarire la loro posizione. Hanno fin da subito manifestato la loro volontà di devolvere il cachet in beneficenza, facendo una proposta concreta all’artista per assecondare la sua richiesta. In attesa di capire se i legali sbloccheranno i passaggi necessari per devolvere i 5000 euro in beneficenza, gli organizzatori di Irpinia Mood si sono dimostrati aperti e pacifici nei confronti dell’artista che li ha attaccati:

[…] Da tutto questo trambusto, oltre che un meraviglioso momento di musica partecipato e distaccato da parole scritte sui social, può nascere qualcosa di importante con influenze immediate nella vita delle persone meno fortunate.
Aspettiamo solo un cenno formale che faccia seguito alle parole, intanto rilanciamo: ad Avellino, quando c’è un fraintendimento dovuto a questioni di rispetto, si usa dire “prima di parlare sciacquit’a vocca” (prima di parlare sciacquati la bocca) e, una volta chiariti, si va a bancone a dividersi qualcosa da bere. […] Vienici a trovare più spesso, sarebbe bello confrontarsi in modo sano, abbiamo tante cose da imparare e tante da far conoscere al mondo intero, siamo convinti che dai contrasti gestiti bene possa nascere progresso e innovazione, e che a volte una bella litigata renda i nemici amici e gli ospiti fratelli.

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