The XX: Coexist è l’Independent Album Of The Year

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The XX | © Ian Gavan/Getty Images

Immergersi nel mondo delle sperimentazioni musicali non è mai stato facile, e solo pochi musicisti nella storia della musica sono stati capaci di farlo, e lo fanno tutt’ora con dei risultati sorprendenti. Il compito arduo può sia portare verso la strada del fallimento, con un prodotto musicale inascoltabile, ma può anche condurre al settimo cielo, consacrando il musicista tra la schiera di privilegiati abitanti dell’universo. Sin dagli esordi gli XX hanno sempre mostrato una propensione a sperimentare come pochi, o almeno solo come i “grandi” sanno fare, e nel corso del tempo sono riusciti a ritagliarsi un angolo tra i generi musicali esistenti. Giunti al secondo album lo scorso autunno hanno sbancato qualsiasi cosa, piazzandosi ai piani alti di qualsiasi classifica e vincendo premi in giro per il mondo. La notizia fresca è che il secondo progetto discografico del giovanissimo trio elettronico si è aggiudicato il premio come “Indipendent Album Of The Year“, che viene assegnato ogni anno alla realtà indipendente più affermata. Le melodie che hanno deciso di mettere su disco gli XX non sono per niente di facile ascolto, ma hanno un’identità definita e un carattere davvero unico, il che ha permesso di consacrarsi tra le band del momento, complice la tenacia di voler portare avanti questo progetto da soli.

 

The XX | © Ian Gavan/Getty Images
The XX | © Ian Gavan/Getty Images

Orfani di una grande Major, ovviamente per scelta (fanno capo alla XL Recordings )gli XX dunque sono tra le realtà indipendenti più interessanti e continuano a volersi affermare a livello internazionale, come già stanno facendo in maniera apprezzabile. Il trio è stato coinvolto in questo grandissimo successo quasi per caso, considerando le modalità con le quali hanno esordito, e complice la giovane età cominciano a farsi spazio nella discografia con un atteggiamento umile e di grande professionalità. Il premio è stato consegnato dalla Impala, associazione etichette indipendenti europee, la quale presidente Helen Smith, si è detta molto soddisfatta dei vincitori che indubbiamente nel panorama indipendente faranno strada, avvalendosi di tempo, supporto e pazienza, elementi cardini per la produzione in quel campo. Beh “Coexist” è davvero un piccolo agglomerato di perle musicali che ha fatto avvicinare anche i più miscredenti ad un genere tutto nuovo, talvolta sminuito solo perché affine al frenetico clubbing. Ben fatto!

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