Amy Winehouse: sull’album no alle speculazioni come per Tupac

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Amy Winehouse
Amy Winehouse | © Matt Cardy/Getty Images

Appena un paio di giorni fa vi abbiamo dato la notizia della pubblicazione a Dicembre di un album postumo di Amy Winehouse, dal titolo “Amy Winehouse Lioness: Hidden Treasures”. Dodici brani mai editi saranno contenuti in questo disco esclusivo, alcuni sono pezzi originali che avrebbero potuto essere incisi dalla cantante in prossimi album, altri sono cover. Per comporre il cd sono state utilizzate registrazioni che la Winehouse aveva fatto nel periodo precedente la morte, tale compito è affidato ai suoi amici e produttori Salaam Remi e Mark Ronson.

Amy Winehouse
Amy Winehouse | © Matt Cardy/Getty Images
Ed è proprio Salaam Remi che ha rilasciato delle dichiarazioni in merito a Amy Winehouse Lioness: Hidden Treasures”, in particolare riguardo ad alcune polemiche sorte in seguito all’annuncio su uno “sfruttamento” del nome di questa giovane cantante di talento dopo la sua morte. Un riferimento ben preciso, quello a Tupac, considerato il più grande rapper di tutti i tempi e morto nel 1996 in una sparatoria all’età di appena 25 anni. Dopo la sua morte sono stati pubblicati ben 7 album postumi, l’ultimo appena cinque anni fa: un numero alto, troppo, per continuare a credere alla giustificazione della commemorazione e della condivisione di ultimi istanti di arte e musica con i fan. Ma Salaam Remi mette ben in chiaro le cose e spiega le motivazioni che sono state dietro a questa scelta: “Un sacco di persone, a causa di altre stupidaggini che la riguardavano, non sapevano che era all’apice di ciò che stava facendo. Venire a Miami è stata la sua fuga da tutto il resto, il suo processo di scrittura stava documentando la sua vita, sia che registrasse la sofferenza o la solitduine piuttosto che l’allegria. Non ha senso che queste canzoni rimangano ferme in un disco rigido, che appassiscano così”. Una fotografia della sua vita è, quindi, ciò che “Amy Winehouse Lioness: Hidden Treasures” vuole rappresentare in questo momento, rendere partecipi i fan di quanto Amy stesse crescendo ed impegnandosi in un nuovo progetto che comunque avrebbe dovuto realizzarsi, se solo il destino non si fosse messo in mezzo. Con questi presupposti e con queste dichiarazioni, sembra che il 5 Dicembre prossimo uscrià un album davvero imperdibile, che non avrà un seguito. E ricordiamo anche che parte del ricavato della vendita di questo disco sarà devoluto alla Amy Winehouse Foundation, associazione creata in onore della cantante. Insomma, i nostri soldi non saranno mai spesi in modo migliore.

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