“Faber Nostrum”, l’album tributo delle nuove generazioni a Fabrizio de Andrè

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“Le canzoni di Fabrizio sono di tutti, si riflettono nella vita di tutti. Parlano a tutti. E noi che le eseguiamo, quando le eseguiamo, diventiamo dei tramiti. Per cui sì, mi scuso con i fan, la famiglia, e tutti, io odio chi fa le cover di De André. E da oggi odio un po’ anche me stesso. Ma in realtà sono felice di averlo fatto e di averlo fatto ora”. Con queste parole Colapesce parla di “Faber nostrum“, un album tributo pubblicato il 26 aprile 2019 per Sony Music e Legacy Recordings che racchiude 15 brani di Fabrizio De Andrè reinterpretati da vari artisti della scena rock, indie e indie pop italiana.

Produttore esecutivo del progetto è Massimo Bonelli, fondatore di Icompany, in collaborazione con la Fondazione Fabrizio De André Onlus, che vede a capo Dori Ghezzi, seconda moglie del cantante. Un progetto ambizioso ma efficace, che si unisce al film “Fabrizio De André-Principe Libero” diretto da Luca Facchini e interpretato da Luca Marinelli (per cui ha ricevuto anche la candidatura come Miglior Attore Protagonista ai David di Donatello), in un dittico in omaggio ad un grande della musica italiana.

Le reinterpretazioni sono di vario genere: chi ha semplicemente riarrangiato la musica, come i milanesi Canova che hanno inciso “Il suonatore Jones” e la band genovese Ex-Otago che ha rivisitato “Amore che vieni, amore che vai“, chi ha inciso una versione tutta sua, come Gazzelle nel caso di “Sally” e The Leading Guy per “Se ti tagliassero a pezzetti“, chi ha invece cambiato radicalmente le canzoni, come Willie Peyote con la sua versione di “Il bombarolo“, che questa volta parla di un impiegato licenziato e non di un attentatore come nella versione originale. Tutti questi esperimenti sono stati approvati da Dori Ghezzi, presidente della Fondazione che porta il suo nome: “Faber avrebbe trovato interessante il confronto e l’evoluzione delle sue canzoni tramite differenti generazioni e linguaggi, anche laddove i cantanti hanno adoperato inventiva e un certo pizzico di audacia.“

Questa è la tracklist di “Faber Nostrum”:

Sally (Gazzelle)
Amore che vieni, amore che vai (Ex-Otago)
Il bombarolo (Willie Peyote)
Il suonatore Jones (Canova)
Canzone per l’Estate (Cimini & Lo Stato Sociale)
Inverno (I Ministri)
La canzone dell’amore perduto (Colapesce)
Se ti tagliassero a pezzetti (The Leading Guy)
Verranno a chiederti del nostro amore (Motta)
La canzone di Marinella (La Municipàl)
Rimini (Fadi)
Hotel Supramonte (Zen Circus)
Fiume Sand Creek (Pinguini Tattici Nucleari)
Cantico dei drogati (Artù)
Smisurata preghiera (Vasco Brondi)

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