“Roots”, il secondo disco dei Roommates

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roommates cover roots

Sulle pagine di MelodicaMente, per la nostra rubrica “Passenger – La musica nuova passa da qui”, tre anni fa vi avevamo parlato dei Roommates, band ligure di southern rock, quasi un unicum nel panorama musicale italiano, il tutto in contemporanea con l’uscita del loro primo EP ufficiale, “Fake“. Ora, a tre anni di distanza, arriva il primo disco vero e proprio, “Roots“.

Roots” è uscito l’8 maggio 2020 per l’etichetta Vrec Music Label con alle spalle la produzione di Pietro Foresti (che ha collaborato con musicisti che hanno lavorato per Red Hot Chili Peppers, Tool, Christina Aguilera, Pussycat Dolls, Neil Young, Grateful Dead e Michael Jackson) ed è stato lanciato dal singolo di apertura “Pride” che venne così descritto dalla band: “L’orgoglio, l’ultimo dei peccati, vetta della dannazione, è l‘illusione di essere meglio di tutto e tutti, la Superbia che fa levare il capo più alto degli altri e fa credere di poterlo fare in ogni contesto. Il parallelo è un omaggio alla “nostra” Superba: Genova, la nostra città, una dama ammantata di bianco e rosso che durante la sua storia ha dominato i mari, terrorizzato le genti e sottomesso popoli. Lei che si è macchiata del peccato di Lucifero, e che per secoli è stata cuore pulsante di modernità e contraddizioni.  Ancora oggi noi, 4 poveri diavoli, dobbiamo tanto, forse tutto, alla bellissima Genova”.

Descrizione più che mai appropriata, dato che “Roots” è un vero e proprio concept album alla cui base ci sono i sette vizi capitali che vengono sviscerati nelle dieci tracce del disco in maniera completa, senza paura di mostrare come possano mescolarsi le influenze southern rock americane con l’alternative rock passando per il punk rock: in questo nuovo capitolo della loro carriera discografica Davide Brezzo (chitarra e voce), Danilo Bergamo (chitarra e voce), Marco Oreggia (basso e voce) e Alessio Spallarossa (batteria) mostrano che il loro primo EP non era un fuoco di paglia e che la loro intenzione non è quella di essere meteore del rock nostrano, ma di restare a lungo in questo mondo.

Questa è la tracklist di “Roots”:

  1. Path Of The Sinner
  2. Second One
  3. Feed Me
  4. Want
  5. Acedia
  6. Deep Feeling
  7. The Contract
  8. Pride
  9. Summit
  10. Roots

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